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Nigeria: boom delle riserve petrolifere che aumentano di 1 miliardo di barili!

La Nigeria scopre notevoli riserve petrolifere che ne fanno il secondo paese africano per riserve di petrolio e il primo per riserve per gas naturale. Però il problema resta lo sfruttamento di queste enormi ricchezze

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Niegeria e petrolio

Le riserve di petrolio greggio della Nigeria sono aumentate di 1 miliardo di barili, mentre le riserve di gas naturale sono aumentate di 72 miliardi di metri , ha dichiarato la Nigerian Upstream Petroleum Regulatory Commission (NUPRC).

Al 1° gennaio 2024, le riserve provate combinate della Nigeria di petrolio greggio e condensato ammontavano a 37,50 miliardi di barili, mentre le riserve di gas naturale associato e di gas non associato ammontavano a 6 mila miliardi  di metri cubi, ha dichiarato il direttore generale della NUPRC, Gbenga Komolafe.

Per quanto riguarda le riserve di petrolio e di condensati, le riserve di petrolio grezzo erano pari a 31,56 miliardi di barili e i condensati a 5,94 miliardi di barili, ha dichiarato il NUPRC in un comunicato di martedì. Una cifra da capogiro!

La Nigeria si colloca quindi al secondo posto in Africa in termini di riserve di petrolio greggio, dopo la Libia. In termini di riserve di gas naturale, la Nigeria è al primo posto in Africa e detiene un’ampia porzione delle riserve stimate dell’Africa – più del 33% di queste.

La Nigeria ha 68 anni di riserve di greggio e 97,99 anni di riserve di gas naturale, secondo Komolafe del NUPRC.

“L’Ing. Gbenga Komolafe afferma che queste cifre fanno luce sulle risorse significative che la Nigeria possiede in termini di riserve di petrolio e di gas, riaffermando la sua posizione di attore chiave nel panorama energetico globale, che è cruciale per le politiche energetiche del Paese, per le decisioni di investimento e per la pianificazione economica generale”, ha dichiarato oggi il NUPRC.

L’anno scorso, l’azienda petrolifera statale nigeriana NNPC ha dichiarato di aver avviato l’esplorazione nei bacini di frontiera onshore, con l’obiettivo di aumentare le riserve accertate di greggio del produttore OPEC a 50 miliardi di barili.

I furti di petrolio e gli atti di vandalismo negli oleodotti hanno da tempo afflitto l’industria petrolifera e del gas a monte della Nigeria, spingendo le major ad abbandonare il Paese e causando spesso la forza maggiore nei principali terminali di esportazione del greggio.

Tuttavia, la produzione di petrolio nigeriano ha iniziato a riprendersi negli ultimi mesi e a febbraio ha raggiunto il livello più alto in oltre tre anni, grazie ad uno sforzo concertato per reprimere gli attacchi mirati e le organizzazioni di furto.

Comunque lo sfruttamente dei giacimenti resta il principale problema della Nigeria, con il paese che non riesce a raggiungere la produzione concessa dalle quote Opec ma che deve accontentarsi di estrazioni per un valore che varia, a seconda della fonte, dagli 1,23 agli 1,7 milioni di barili al giorno.


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