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Nickel: nuove truffe sulla borsa metalli di Londra richiedono l’uso di tecnologie innovative

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Il London Metal Exchange e i suoi famigerati contratti sul nichel sono di nuovo sotto i riflettori. Questa volta, la notizia ha a che fare con le segnalazioni di potenziali frodi relative a una recente spedizione di nichel dell’LME. L’inchiesta avviene in seguito alla scoperta di nove spedizioni, per circa 54 tonnellate di mattonelle di nichel, che si sono rivelate invece essere composte solo da rocce senza valore. 
La scoperta è avvenuta in seguito a una consegna effettuata dal magazzino di Access World a Rotterdam. Al momento dell’arrivo del nichel al magazzino, la Glencore ne aveva la piena proprietà. Tuttavia, una società delle Isole Vergini Britanniche chiamata Global Capital Markets lo ha acquistato quasi immediatamente. La settimana scorsa Access World ha annunciato che “non vi è alcuna indicazione che le regole dell’LME non siano state rispettate quando il materiale era garantito”. Tuttavia, dal risultato è chiaro che qualcosa è andato molto storto.

Secondo la Reuters, i lavoratori dovrebbero e pesare e controllare le consegne all’arrivo. Se ciò fosse stato fatto, si sarebbe dovuta notare una discrepanza. Tuttavia, Access World non fa ulteriori annunci mentre le indagini sono in corso. Un’altra possibile spiegazione è che qualcuno abbia sostituito il nichel consegnato con delle pietre in un momento successivo alla consegna. Naturalmente, questo sarebbe ancora più inquietante se si considera che potrebbe accadere in una struttura strettamente regolamentata e sicura e che potrebbero sparire altre scorte di minerali depositate presso il LME.

I proprietari delle spedizioni sono Trafigura negli Stati Uniti e Stratton Metals nel Regno Unito. Purtroppo, questi operatori non sono i soli a subire frodi sui contratti di nichel. Un recente articolo del Financial Times descrive come Mercuria Energy Group, una multinazionale del commercio con sede a Ginevra, abbia acquistato 10.000 tonnellate di rame blister dal fornitore turco Bietsan Bakir la scorsa estate per 36 milioni di dollari. Tuttavia, quando il carico è arrivato in Cina, i lavoratori hanno trovato i container pieni di rocce dipinte.

Trafigura accusa anche di frode sistemica nei rapporti con l’uomo d’affari indiano Prateek Gupta e le sue società. Le accuse sono state formulate in seguito alla scoperta di documenti falsificati relativi a container di nichel provenienti dall’azienda di Gupta, ma al momento il caso è ancora aperto.

Secondo alcuni esperti  la tecnologia blockchain potrebbe contribuire ad annullare il rischio di frode creando un registro inalterabile delle transazioni con una crittografia end-to-end. Tuttavia, non si tratta di una soluzione a prova di bomba. Ad esempio, la blockchain potrebbe ridurre in modo significativo la capacità dei truffatori di sostituire la documentazione mentre le merci sono in transito. Questo è potenzialmente ciò che è accaduto nel caso Trafigura-Gupta. Tuttavia, la tecnologia non fa nulla per impedire il furto o la sostituzione del carico reale con uno sostitutivo. Questo è particolarmente vero se i truffatori sanno come assegnare il tracking corretto al sostituto fraudolento o se, semplicemente, sostituiscono il carico di un container corretto. Questo continuerà a viaggiare come carico di nickel o di rame, pur essendo pieno di porcheria…

Ciò nonostante, se non altro, la blockchain permetterebbe di certificare la parte cartacea, la documentazione così necessaria per il
È chiaro che la tecnologia blockchain ha il potenziale per ridurre i rischi e aumentare l’efficienza delle transazioni globali, facilitandone la transazione anche verso controparti come gl’istuti di credito. Tuttavia, è molto difficile aggiornare processi messi a punto nel corso di centinaia di anni e tradizioni (oltre a posti di lavoro) consolidati. Non sarà facile cambiare.


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