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New York: i supercharger sono nel caos dopo che Uber ha scelto di usare le Tesla

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Alcuni Supercharger Tesla sono stati invasi da nuovi autisti Uber a New York City dopo che un nuovo programma ha permesso a molti nuovi veicoli Tesla di fare ridesharing, cioè servizio taxi,  in città.

L’anno scorso, New York è stata la prima grande città a imporre che le flotte di ridesharing fossero elettriche entro il 2030. Per favorire questo processo, la città ha messo a disposizione degli autisti di Uber e Lift 10.000 nuove licenze per veicoli elettrici. A questo punto i nuovi autisti hanno acquistato automobili elettriche, soprattutto Tesla.

Uber e Tesla hanno anche collaborato per far sì che gli autisti di rideshare acquistassero veicoli Tesla attraverso degli sconti ad hoc. Perfetto, benissimo, peccato che tutto questo abbia fatto saltare il sistema dei supercharger della casa californiana nell’area della città: infatti aggiungere tutti questi nuovi autisti che percorrono molti chilometri giornalmente ha creato confusione e lunghe code per la ricarica delle vetture come

Tuttavia, queste nuove iniziative hanno provocato una forte pressione sui Supercharger Tesla di New York.

Ieri la situazione ha raggiunto l’apice, con diversi proprietari locali che hanno segnalato code enormi alle stazioni di ricarica.

Molti proprietari si sono lamentati per aver dovuto aspettare anche 40 minuti prima di poter attaccarsi alle stazioni di ricarica. Diversi proprietari di Tesla si erano ridotti ad avere ricarica zero e sperare di potersi collegare prima di veder la propria macchina “morire”…

 

La soluzione trovata da Tesla al problema è stata semplice: far pagare di più chi deve ricaricare. Per risolvere la situazione, Tesla ha annunciato ieri di aver implementato la sua nuova “tassa di congestione” presso la stazione Supercharger locale di New York.

La nuova tassa di congestione è stata introdotta da Tesla per la prima volta a novembre e consiste in un nuovo addebito di 1 dollaro al minuto quando la ricarica supera il 90%. Poiché l’ultimo 10% è il più lento da ricaricare, questo incoraggia gli automobilisti a effettuare sessioni di ricarica più brevi presso la stazione Supercharger. Però nessuno se ne va completamente carico. Il fatto che poi le temperature a New York siano gelide, sottozero e non di poco, non aiuta la ricarica degli accumulatori.

Chissà se i proprietari di Tesla e d’auto EV sono felici di questa situazione.

 


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