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“Nessun Booster può spingerci fuori dall’epidemia”. Parola di OMS

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SAGE, il gruppo consultivo dell’OMS sulle strategie di immunizzazione COVID, ha pubblicato un rapporto giovedì esprimendo la preoccupazione che programmi come quello di Biden, che include più acquisti di vaccini e centri di vaccinazione per migliorare “l’accesso” mentre le dosi non utilizzate marciscono sugli scaffali negli Stati Uniti, rischiano di peggiorare il COVID globale situazione perché peggiorano la “disuguaglianza” vaccinale.

In particolare, SAGE ha espresso preoccupazione per il fatto che “la somministrazione su base ampia di dosi di richiamo rischi di esacerbare l’accesso al vaccino” deviando l’offerta dai paesi sotto vaccinati a quelli con percentuali già elevate di persone vaccinate.

E non sono solo i consulenti dell’OMS a essere preoccupati che i programmi di richiamo sfuggano di mano (mentre Israele si prepara a iniziare a distribuire il suo secondo giro di dosi). In definitiva, questi programmi come gli Stati Uniti e Israele possono fare più male che bene, come ha spiegato mercoledì il capo dell’OMS, il dott. Tedros Adhanom Ghebreyesus.

Il dott. Tedros ha affermato che con il 20% delle forniture di vaccini destinati ai booster, “è probabile che i programmi di booster generici prolunghino la pandemia piuttosto che porvi fine“. Dirottando la fornitura di vaccini a paesi con alti livelli di immunità, i produttori di vaccini e coloro che acquistano i booster da loro danno al virus “più opportunità di diffondersi e mutare“.”Nessun paese può uscire dalla pandemia”,

Naturalmente, gli Stati Uniti sono tutt’altro che i soli ad avere un programma di richiamo, anche se rimangono tra i paesi più vaccinati al mondo. Secondo il rapporto di SAGE, almeno 126 paesi hanno già emesso linee guida su richiami o vaccinazioni aggiuntive e più di 120 hanno iniziato a rafforzare le loro popolazioni.

Tuttavia, “la maggior parte di questi paesi è classificata come ad alto reddito o a reddito medio-alto. Nessun paese a basso reddito ha ancora introdotto un programma di vaccinazione di richiamo“, afferma il rapporto.

L’obiettivo dell’OMS è che tutti i 194 Stati membri abbiano almeno il 40% della loro popolazione vaccinata entro la fine del 2021, con il 70% vaccinato entro la metà del 2022. Solo la metà di tutti gli Stati membri ha raggiunto il 40%. La politica dell’OMS quindi vede nella spinta verso questi booster anticipati solo un esempio dell’egoismo, tra l’altro inutile,  di alcuni stati.


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