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Nel 2027 la Francia resterà senza portaerei per 18 mesi

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Per circa 18 mesi a partire dal 2027, la Marina francese dovrà fare a meno della sua portaerei. Alla fine di dicembre, l’Agenzia francese per gli acquisti della Difesa (DGA) ha assegnato a Naval Group il contratto per l’ammodernamento della Charles de Gaulle in vista della sua terza grande fermata tecnica (ATM3), prevista per il 2027 e gestita dal Servizio di supporto alla flotta (SSF). Ogni dieci anni, la portaerei Charles de Gaulle viene fermata a Tolone per un’inevitabile ATM per ricaricare il carburante necessario alla sua propulsione nucleare. Ci vogliono poi altri sei mesi perché la nave recuperi la piena potenza. Queste operazioni sono necessarie, ma hanno un impatto negativo sulla disponibilità della Charles de Gaulle, stimata al 63%.

Modernizzazione approfondita

Ogni volta, la Marina Militare francese approfitta di queste ATM per effettuare una modernizzazione approfondita dell’equipaggiamento della portaerei. Nel 2027, i lavori di ammodernamento si concentreranno in particolare sul rinnovamento del sistema di combattimento e del sistema antimissile, con il nuovo radar Sea Fire con quattro pannelli fissi di Thales, l’ultimo sistema di combattimento Setis 3.0 di Naval Group e il nuovo impianto di tiro riconfigurabile MBDA con missili Aster. Queste operazioni manterranno le capacità di difesa della portaerei contro i futuri missili antinave e i droni. Tutti questi lavori garantiranno alla portaerei capacità rinnovate fino al suo ritiro dal servizio attivo e all’entrata in servizio della portaerei di nuova generazione (PA-Ng), prevista in linea di massima per il 2038.

Secondo il Ministero delle Forze Armate francese, questo ordine consoliderà il carico di lavoro dei subappaltatori di diversi produttori francesi (principalmente Thales, MBDA, Safran Electronics and Defense, Dassault Aviation, CS Group, TechnicAtome ed Eviden) in diversi siti industriali: Tolone e Ollioules nel Var, Brest nel Finistère e Lorient nel Morbihan, Limours e Massy nell’Essonne e Le Plessis-Robinson nell’Hauts-de-Seine. Il coordinamento di tutte queste società sarà un’operazione estremamente complessa.

la nave uscirà di servizio nel 2038?

In considerazione dei vincoli di sicurezza nucleare, la Charles de Gaulle ha una durata di vita di circa 40 anni. Entrata in servizio nel 2001, la portaerei dovrebbe essere ritirata dal servizio intorno al 2038. “L’utilizzo della Charles de Gaulle oltre il 2038 richiederebbe una quarta operazione per rigenerare il combustibile nucleare e adattarsi agli sviluppi tecnologici”, spiega un rapporto del Senato pubblicato nel giugno 2020. Qualsiasi estensione dipenderà dalla resistenza dei serbatoi di carburante della Charles de Gaulle. Il terzo ATM doveva essere fondamentale per far fronte a questa eventualità.

Il conto per l’ultimo ATM (2017-2018) è stato di 1,3 miliardi di euro. Nel 2024, l’operazione ATM3 brucerà 88,7 milioni di euro in stanziamenti di pagamento (rispetto ai 50,7 milioni di euro del 2023 e ai 14,6 milioni di euro del 2022) per il Ministero. Ciò dimostra il ritmo crescente dei preparativi per l’ATM3.

Intanto però per un lungo periodo di tempo, la Francia resterà priva della sua nave principale, che normalmente comanda un griuppo navale. Che succederà se vi fosse un conflitto in quel momento? Che la Francia dovrebbe chiedere ad altri di intervenire.


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