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Economia

Sfida alle sanzioni: una nave fantasma fa rotta verso l’impianto artico russo proibito. Cambiamenti nel mercato del GNL?

Una nave metaniera sotto sanzioni USA, la “Iris”, naviga in acque pericolose, puntando dritto verso l’Arctic LNG 2, il progetto russo congelato dall’Occidente. È un disperato tentativo di caricare GNL o l’inizio di una nuova crisi energetica? Il suo destino è un mistero.

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Una nave metaniera soggetta a sanzioni sembra essere diretta verso il progetto Arctic LNG 2 in Russia, anch’esso soggetto a sanzioni, secondo quanto mostrato giovedì dai dati di tracciamento delle navi di Bloomberg, in quello che potrebbe essere un altro tentativo da parte della Russia di caricare GNL e cercare acquirenti.

La nave porta GNL Iris, inserita nella lista nera degli Stati Uniti, giovedì era diretta verso l’impianto Arctic LNG 2. La nave ha segnalato come destinazione Sabetta, il terminal dello Yamal LNG, che non è soggetto a sanzioni. Tuttavia, secondo i dati di tracciamento delle navi di Bloomberg, la nave ha superato Sabetta giovedì senza fermarsi e sembra ora diretta verso il sito dell’Arctic LNG 2.

Non è chiaro se e quando la nave metaniera attraccherà all’Arctic LNG 2 o caricherà GNL. Tuttavia, secondo alcune speculazioni, il primo movimento di una nave cisterna nella zona dopo mesi potrebbe suggerire che la Russia potrebbe tentare nuovamente di riprendere le esportazioni dall’impianto.

Le sanzioni degli Stati Uniti e dell’UE contro l’Arctic LNG 2, considerato il progetto di punta della Russia nel settore del GNL, hanno di fatto congelato l’avvio dell’impianto di esportazione nella penisola di Gydan.

Artic LNG 2

Il progetto è stato oggetto di sanzioni sempre più severe da parte degli Stati Uniti, che hanno scoraggiato tutti gli acquirenti che in precedenza stavano valutando l’acquisto di carichi dall’Arctic LNG 2. ad eesempio anche l’India ha rinunciato a comprare il gas liquefatto di questo impianto.

Secondo una testimonianza aneddotica, una nave metaniera soggetta a sanzioni, che aveva caricato gas naturale liquefatto nell’Artico in agosto, ha viaggiato per quattro mesi nel nord Europa, nel Mediterraneo, nel Canale di Suez, nell’Oceano Indiano, lungo la costa orientale della Cina e a nord fino all’Estremo Oriente russo, senza trovare un acquirente per il carico. Ora invece abbiamo, a quanto pare una nave che vuole caricare questo  gas liquefatto sottoposto a sanzione. Ma dove lo porterà ?

La scorsa estate, la Russia ha iniziato a spedire GNL dal suo progetto di punta Arctic LNG 2, ma non ai clienti. Le spedizioni sono state effettuate dal progetto artico a unità di stoccaggio galleggianti in Russia o in acque europee, poiché i potenziali clienti non sono disposti ad acquistare GNL dall’impianto. Bisogna dire che ora sembra che, lentissimamente, qualcosa si stia muovendo a livello internazionale e questo enorme progetto di GNL potrebbe tornare a produrre.


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