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Moody’s mette l’outlook negativo all’Italia: il fallimento di Draghi nella gestione della crisi Ucraina

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Draghi non è quel mago che si dice in giro, neanche per le agenzie di rating del cui mondo fa parte. L’agenzia di rating globale Moody’s ha tagliato l’outlook dell’Italia a negativo da stabile venerdì, settimane dopo che le dimissioni del primo ministro Mario Draghi hanno scosso il panorama politico del Paese. “I rischi per il profilo creditizio dell’Italia si sono accumulati di recente a causa dell’impatto economico dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e degli sviluppi politici interni, che potrebbero avere implicazioni rilevanti per il credito”, ha dichiarato Moody’s. L’agenzia ha confermato il rating sovrano dell’Italia a Baa3. Il rating di Standard & Poor’s per l’Italia è BBB con prospettive stabili. Il rating di Fitch per l’Italia è stato riportato l’ultima volta a BBB con outlook stabile. Il rating di DBRS per l’Italia è BBB (high) con prospettive stabili. In generale, il rating viene utilizzato da fondi sovrani, fondi pensione e altri investitori per valutare il merito di credito dell’Italia, con un forte impatto sui costi di finanziamento del Paese. Questa pagina contiene il rating del debito pubblico italiano riportato dalle principali agenzie di rating.

Qui da Tradingeconomics le principali quotazioni delle società di rating.

Ora io la penso esattamente come nella nel film “La Grande Scommessa”, The Big Short”

Le agenzie di rating lavorano per denaro, e per denaro farebbero qualsiasi cosa. I casi del passato sono innumerevoli. Però vorrei concentrare la vostra attenzione su tre punti:

  • che hanno ragione per il fatto che il governo Draghi, in occasione dell’invasione dell’Ucraina, non ha impostato una seria politica energetica – economica, – industriale. Si è limitato ad andare da un lato al traino della Commissione e della NATO, applicandone i marchiani errori. Tutto il resto non è stata una politica, ma semplicemente un insieme di bonus in successione;
  • tra due mesi bisognerà decidere se mandare in malora le famiglie italiane aumentando le bollette, come vuole il FMI, sacrificando la stabilità sociale, o se proseguire con i bonus;
  • tutto il problema del rating non esisterebbe se il nostro debito fosse espresso in valuta nazionale. Il Giappone ha un debito del 260% del PIl e un rating A….

Alla fine la gestione Draghi non è riuscita neanche in ciò che avrebbe dovuto fare facilmente, gestire le relazioni con la finanzia internazionale. Se il sistema è sbagliato non è sufficiente un uomo per farlo funzionare.

Moody’s è stata costretta a chiudere l’ufficio a Mosca. Come farà la Russia a sopravvivere?

 

 

 


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