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Economia

Moody’s abbassa le prospettive per le banche di Germania, Francia, Belgio, Paesi Bassi e Svezia

L’agenzia di rating del credito Moody’s ha dichiarato giovedì di aver declassato le prospettive del settore bancario in diversi Paesi europei, a causa della debolezza dell’economia che erode i profitti.

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Uffici di Moody's
Uffici di Moody's

L’agenzia di rating del credito Moody’s ha dichiarato giovedì di aver declassato le prospettive del settore bancario in diversi Paesi europei, a causa della debolezza dell’economia che erode i profitti.

Ha modificato l’outlook da stabile a negativo per i settori bancari di Germania, Gran Bretagna, Francia, Belgio, Paesi Bassi e Svezia.  L’aumento delle perdite per i prestiti non rimborsati e i maggiori costi di finanziamento intaccano i profitti, ha dichiarato Moody’s.

“Un ambiente operativo in deterioramento, con una bassa crescita economica e alti costi di finanziamento, colpirà la crescita del credito e la performance dei prestiti nei maggiori Paesi europei, in particolare nel settore delle imprese”, ha detto l’analista di Moody’s Effie Tsotsani.
Al contrario, Moody’s ha modificato l’outlook delle banche italiane a stabile da negativo.

Un colpo di realismo e un po’ di mani avanti

Curiosamente non è stato colpito né il settore creditizio italiano né quello spagnolo. In realtà non è una grossa sopresa: ad esere declassati sono i paesi che hanno un mercato immobiliare più sopravvalutato e che quindi rischia di mettere in maggiore difficoltà le banche.

Inoltre si conferma un’altra osservazione che , quasi 10 anni fa, facevamo per l’Italia e per la Grecia: non può esistere un sistema creditizio sano e forte in un’economia che non cresce. Non esiste set di norme che possa isolare il credito dal molto economico esterno. Gli NPL non sono altro che la materiale espressione di un’economia che non riesce a crescere al livello dei propri cespiti. Se i redditi non crescono, non possono crescere i valori dei beni.

I segnali sono già chiari e i casi PBB e Signa ce  li mostrano chiaramente.

Moody’s mette le mani avanti e si tutela a fronte di future crisi nel settore creditizio europeo: al contrario del 2008 negli USA nessuno potrà dire “Non ve lo avevamo detto”. Nello stesso tempo in Single Resolution Fund è entrato in dunzione proprio con il 2024, giusto in tempo , magari, per salvare qualche banca franco tedesca. E ringraziamo di non aver approvato il MES.

 


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