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Moderna: gli utili dei vaccini se ne vanno in un bel paradiso fiscale…

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Un contratto trapelato tra Moderna e la Commissione europea indica come i profitti dei vaccini dell’azienda americana finiranno in alcuni fra i più tutelati paradisi fiscali del mondo.

Il contratto firmato con Moderna mostra che intende ricevere il pagamento per le consegne di vaccini dell’UE a Basilea, in Svizzera. Tenendo conto dei suoi profitti in questa giurisdizione a bassa tassazione, è probabile che Moderna paghi poco in tasse sui miliardi di euro che sta per guadagnare dalla crisi del coronavirus. Inoltre, Moderna detiene molti dei suoi brevetti nel paradiso fiscale statunitense del Delaware, dove il reddito derivante dai brevetti è esente da tassazione, fornendo all’azienda un’ulteriore opportunità di evitare le tasse. Ciò aggrava i problemi di giustizia economica esistenti che affliggono l’industria farmaceutica, poiché la tecnologia per questi vaccini è stata sviluppata utilizzando la finanza pubblica e i prezzi ai quali i vaccini vengono venduti ai governi di tutto il mondo consentono alle aziende farmaceutiche di realizzare enormi profitti.

Per dare un’idea di quanti soldi siano stati ottenuti da Moderna per lo sviluppo dei propri vaccini  ricordiamo che dagli USA, entro dicembre 2020, Moderna aveva ricevuto 4,1 miliardi di dollari per lo sviluppo di vaccini, le sperimentazioni cliniche e la produzione. Circa $ 1 miliardo di questo è stato concesso dalla Biomedical Advanced Research and Development Authority (BARDA), un’agenzia che fa parte del Dipartimento della salute e dei servizi umani degli Stati Uniti. Inoltre Moderna ha ottenuto, solo negli USA, 900 milioni dal CEPI, la coalizione mondiale per la preparazione alla pandemia, tutti soldi destinati a produzione e ricerca, ma per i quali non è esistita una vera e propria rendicontazione. Tutto questo a fronte di uno fra i vaccini più cari, con un costo di 15 dollari nelle vendite verso il governo USA e di 22,5 dollari nelle vendite previste dal contratto avanzato verso la UE.

Quindi per l’azienda americana si è trattato di un affare eccezionale, forse unico: la società ha ottenuto sei miliardi di dollari in contributi pubblici, senza necessità di rendicontazione, e sugli utili realizzati, con prezzi di prodotti stabiliti da lei, non pagherà neppure le tasse. Un regalo veramente grande per una società privata.

 

 


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