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I miti fiscali dell’Eurozona – Paul Krugman

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Matthew Yglesias ha scritto un pezzo generalmente molto buono sulla storia dell’euro finora; una combinazione di interventi finanziari per fare tutto il necessario e l’impegno politico di stabilizzare la situazione finanziaria, ma l’economia reale ed i disoccupati hanno sofferto terribilmente.

Ma anche Yglesias è in qualche modo “preso” dalla intensa propaganda che ritrae la crisi come prevalentemente fiscale. Vale a dire che sostiene che l’avvento dell’euro ed i bassi costi per prendere a prestito hanno portato a dei bilanci irresponsabili in Italia.

Mi spiace, ma no (e quando si tratta di quasi ogni problema fiscale, si devono sempre, sempre, controllare i numeri, e non fare affidamento su quello che tutti i rapporti sembrano dire). L’alto debito dell’Italia è un lascito di politiche passate da molto:

Grafico Krugman per Scenari

La posizione del debito del paese è migliorata durante gli anni del boom dell’euro, ed è peggiorata ancora recentemente grazie alla crisi economica.

I realtà qui c’è la lista completa dei paesi per i quali parlare di una storia di irresponsabilità fiscale ha senso:

Grecia

La verità è che la Spagna e l’Irlanda sono stati modelli di responsabilità fiscale dal 2000 al 2007 o così sembrava, e l’Italia non ha fatto così male. Se “immaginate” diversamente, se pensate di avere sentito che la irresponsabilità fiscale sia stata più diffusa di così, criticate i cattivi rapporti.

Fonte: NYT

Traduzione a cura di Luca Pezzotta di Economia Per I Cittadini


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