Cultura
Mister Phillipps e dottor Say
Il 26 feb 2014 è apparsa la notizia dei nuovi salari minimi in Grecia: sembra che 350 €uro al mese per un impiego full-time sia il “giustoprezzo”.
Tutti, io per primo, stentiamo a credere che in Grecia, praticamente dietro l’angolo di casa, dove la vita costa poco meno (se non lo stesso) che in Italia ci sia gente che vada a lavorare per tale obolo.
Le cose non vanno meglio in Portogallo e Spagna, dove è all’ordine del giorno leggere di deflazione salariale e minimi sindacali in continuo ribasso, eppure anche in questi Paesi la vita costa mediamente come nel resto della U€.
Come ci si è potuto arrivare?
Come hanno potuto, i lavoratori, accettare un terzo di quello che dovrebbe essere il salario minimo in €Uro-zone?
Riflettiamo un attimo sui dati relativi alla disoccupazione.
In Grecia, Portogallo e Spagna (ma non solo) la disoccupazione totale è superiore al 25%, quella giovanile (16/25 anni) è superiore al 50%, ovvero UN lavoratore SENIOR su QUATTRO è SENZA lavoro, mentre, ADDIRITTURA, UNO su DUE tra i lavoratori junior cerca impiego.
Quanto si arriva a queste TRAGICHE CIFRE, generalmente, si è pronti per un COSPICUO taglio alle paghe e anche con il bene placido dei sindacati. Del resto, offerta e richiesta devono sempre trovare il “giustoprezzo”: è la legge del dottor Say che lo dice! E il suo padre putativo, tale dottor Ricardo, ci ricorda da qualsiasi suo scritto che è un BENE se gli Stati NON si intromettano nel “mercatoperfetto”: questo è un gioco che è bene giocare senza arbitro, soprattutto se “offerta” è un gigante rispetto a “domanda”. SI, avete capito bene, sto parlando dell’industria/padrone che “offre” lavoro con il ricatto di licenziare e delocalizzare contro il lavoratore/schiavo che “domanda” lavoro perche disperato e alla fame.
Sicuro che mr Phillips (si, l’australiano, quello della famosa quanto rinnegata “curva”) NON centri in tutto questo? Eppure diceva più o meno così:
“tanto più sale la disoccupazione marginale, tanto più il lavoratore sarà costretto ad accettare un salario decrescete, in quella che definirei una perfetta asimmetria”.
In questi giorni ci hanno ricordato per l’ennesima volta che in Italia, la DISOCCUPAZIONE tenderà ancora ad AUMENTARE nel 2014 per “stabilizzarsi” nel 2015.
Bene, NO, anzi, male, MALISSIMO! I camerieri dei poteri forti che da ANNI ci dicono che tra sei mesi ci sarà la ripresa, che le cose stanno migliorando, e bla bla bla e ancora bla bla bla NON VEDONO L’ORA CHE LA DISOCCUPAZIONE AUMENTI per poter applicare anche qui le regole di “mercatoperfetto”, facendo finalmente, e tra il PLAUSO di TUTTI, le famose “riforme”.
Questo chiede la U€: competitività e ancora competitività.
Del resto, per la finanza apolide che governa la grande industria multinazionale la €Uro-zone è il MERCATO PERFETTO per eccellenza. Bassa inflazione, che io da parecchio chiamo deflazione, garantita dalla loro banca, la BC€, che non deteriora il valore del loro dio-denaro, libera circolazione dei capitali e delle merci, compreso la merce-lavoro.
Roberto Nardella
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