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Milioni di telecamere cinesi mandano i dati in Cina, e voi neanche lo sapete

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Lo sapete che migliaia, anzi milioni di telecamere di vario genere Made in China, normalmente utilizzate nelle aziende, abitazioni e perfino luoghi pubblici, mandano un flusso di dati verso la Cina?

Già nel 2019 Forbes aveva trattato questo problema di sorveglianza di massa illecita ed aveva citato un caso specifico: la  Dahua Technology, il secondo produttore di TVCC al mondo, che,  insieme alla sua consorella Hikvision di Hangzhou, vende videocamere con il proprio marchio e attraverso un’ampia gamma di OEM sia negli USA che in Europa, ha perso i contratti con le autorità governative americane perché si era scoperto che inviava un flusso di dati verso la Cina grazie a una backdoor. Però anche le camere di sorveglianza piazzate alla RAI come in migliaia di aziende private hanno lo stesso problema di sicurezza. I dati vengono mandati in Cina, e questo è ancora più preoccupante perché il paese dell’estremo oriente è molto abile nell’incrociare dati attraverso la AI, l’intelligenza artificiale, controllando quindi comportamenti personali, Ricordiamo che il “Punteggio sociale” è una realtà che in Cina punisce direttamente i comportamenti contro il governo.

Di questo, come potete sentire, si è occupato anche Report.


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