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Miglioramento sismico: come accedere alle agevolazioni fiscali?

Come funziona l’agevolazione fiscale del Sismabonus per le aziende

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Per abbattere i costi del miglioramento antisismico è possibile sfruttare le agevolazioni fiscali previste dal Sismabonus, un programma del Governo che mette a disposizione una detrazione fiscale per gli interventi di riduzione del rischio sismico e riqualificazione antisismica del patrimonio immobiliare.

Questo supporto tributario è riservato sia agli immobili residenziali che agli edifici adibiti all’attività produttive, infatti possono beneficiarne anche i soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle società (IRES).

La detrazione fiscale del Sismabonus può essere applicata agli interventi di miglioramento e adeguamento sismico, ma in base al tipo di risultato ottenuto è possibile usufruire di uno sgravio fiscale più o meno elevato.

Per richiedere un intervento e, al tempo stesso, ricevere un supporto completo per tutto l’iter burocratico necessario all’ottenimento dell’agevolazione fiscale, è possibile rivolgersi a ditte specializzate Seriana Edilizia (sito web: www.serianaedilizia.it), azienda leader dell’antisismica industriale in Italia.

In particolare, i professionisti di Seriana Edilizia garantiscono un aggiornamento costante per verificare l’evoluzione delle normative fiscali, un’analisi puntuale per elaborare studi dedicati con cui comprendere appieno ogni situazione e soluzioni personalizzate per beneficiare del massimo vantaggio fiscale negli interventi di messa in sicurezza antisismica.

D’altronde, il Sismabonus offre un sostegno importante alle aziende che vogliono prevenire il rischio sismico, aumentando il livello di sicurezza dei lavoratori e tutelando l’attività produttiva e il patrimonio immobiliare aziendale.

Come funziona l’agevolazione fiscale del Sismabonus per le aziende

Le aziende che vogliono investire nel miglioramento e nell’adeguamento antisismico degli edifici industriali possono usufruire del Sismabonus fino al 31 dicembre 2024.

Nel dettaglio, è possibile ottenere una detrazione fiscale del 50% nel caso non ci sia salto di classe, calcolata su una spesa massima per ciascun anno e per ogni unità immobiliare di 96.000 euro, da ripartire in cinque quote annuali di pari importo.

La detrazione fiscale può arrivare fino al 70 o all’80% nel caso di miglioramento di 1 classe o all’80% in caso di lavori di adeguamento sismico con 2 o più salti di classe.

Tra le spese detraibili rientrano non solo le opere edilizie, ma anche una serie di costi inerenti come il visto di conformità, l’asseverazione, la verifica della classificazione sismica, la progettazione dei lavori, i sopralluoghi e le perizie, le autorizzazioni e le denunce di inizio lavori, le imposte di bollo, l’IVA e i diritti per le concessioni.

Il Sismabonus si applica anche agli interventi attinenti di categoria inferiore se necessari per il completamento dell’opera, come le spese per la manutenzione ordinaria e straordinaria tra cui la tinteggiatura, l’intonacatura e il rifacimento dei pavimenti dell’edificio, oggetto dei lavori di miglioramento o adeguamento sismico.

Gli incentivi per la riqualificazione antisismica delle attività produttive sono disponibili anche in caso di demolizione e ricostruzione di edifici aziendali, qualora prevedano un intervento di ristrutturazione edilizia e non una nuova costruzione.

La richiesta del Sismabonus avviene con la dichiarazione dei redditi, inserendo i dati catastali dell’edificio riqualificato per ridurne il rischio sismico.

I lavori agevolati devono essere pagati con un sistema tracciabile, per esempio un bonifico bancario o postale dedicato, in cui risulti la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il numero di partita IVA del soggetto a favore del quale il bonifico è realizzato.

Come calcolare il grado di miglioramento sismico in fase progettuale

Per beneficiare delle detrazioni maggiori è necessario realizzare interventi che garantiscono la riduzione del rischio sismico, ossia il miglioramento di 1 o 2 classi. Si tratta di un requisito importante da valutare in fase di progetto, per ottimizzare l’investimento e assicurarsi di accedere alle agevolazioni più elevate disponibili con il Sismabonus.

In questi casi è fondamentale calcolare il coefficiente ζE, un parametro che esprime il rapporto tra la massima azione sismica sopportabile dalla struttura e quella di riferimento per le nuove costruzioni.

In genere, questo coefficiente viene definito in base all’accelerazione orizzontale massima attesa (ag/g).

Affidandosi a delle aziende competenti è possibile ottenere un supporto completo anche sulla normativa fiscale, un approccio essenziale per garantire l’espletamento di tutte le procedure necessarie per l’ottenimento delle agevolazioni del Sismabonus.


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