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Matteo Bassetti ed i “Nemici dello Stato” della libertä vaccinale

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Si sta sviluppando in Italia una vera e propria linea Stalinista, o che alternativamente si rifà alla propaganda di Goebbels, che vede coloro che sono per la libertà di scelta sui vaccini come “Nemici dello Stato”.

Questa espressione è stata usata, paro paro, dal primario Matteo Bassetti in una delle peggiori trasmissioni della TV italiana, roba che neanche il Minculpop del peggiori bar di Caracas trasmetterebbe, cioè In Onda de La 7.

Parlando della manifestazioni che si terranno oggi contro l’obbligo del Green Pas, che è un qualcosa di diverso, di per se, dai vaccini, il primario parla di “persone che sono contro lo stato, cioè contro noi stessi” perché negano l’efficacia del vaccino.

Con queste parole si conferma quanto certi medici televisivi  e giornalisti siano, in questo momento, solo strumenti di cattiva propaganda e nemici dei diritti personali. Basterebbe far notare al medico, che evidentemente  non ha il diritto né la logica fra i propri studi, alcuni punti essenziali.

  • Prima di tutto che essere  contro l’obbligo di green pass non significa automaticamente essere contro i vaccini, e che probabilmente in piazza ci saranno anche molte persone vaccinate che  però sono contrarie a controlli che, evidentemente, ritengono inutili. Il Green Pass è una stretta autoritaria, comunque la si voglia presentare, che porrà anche enormi problemi di applicazione nel momento in cui metà della popolazione comunque non è, né può essere, vaccinata, eppure se ne vuole ignorare questo aspetto;
  • in secondo luogo che, allo stesso modo, essere contro l’obbligo vaccinale non significa essere contro i vaccini, ma per la libera scelta terapeutica, il che è un discorso ben diverso. Vogliamo veramente cancellare un paio di articoli della costituzione in materia?
  • Se Bassetti e la sua allegra compagnia sono PER l’obbligo vaccinale, perché, come giustamente ha sottolineato Borghi, invece che un decretino non propongono seccamente la legge per l’obbligo e, visti i collegamenti diretti che hanno con il potere, non la fanno proporre dal Governo per la discussione in aula? Perché allora non vi sarebbe più il “Consenso informato” e lo Stato, con i suoi funzionari, risponderebbe per i casi avversi civilmente ed eventualmente penalmente. Invece questa situazione del Green Pass viole vigliaccamente imporre un obbligo senza accettarne le responsabilità;
  • Nessuno nega il successo scientifico del vaccino ottenuto in tempi rapidi, anche se il parallelo con Ebola lo avrei evitato, si per le diverse mortalità delle malattie sia perché Ebola è curato principalmente con protocolli medici a base di farmaci, più che con il vaccino, ma, se è così efficiente ed efficace, perché manca una approvazione definitiva e questa è solo emergenziale, e probabilmente rimarrà tale a lungo?

Il medico fa il medico, ed è giusto sia così, ma non dovrebbe occuparsi dei diritti dei cittadini, altrimenti rischia di dire delle frescacce e di apparire piuttosto stalinista. Un buon  medico è in grado di spiegare i motivi della sua terapia e di aiutare i pazienti nelle scelte, se mai, e questo è quello che, purtroppo, viene a mancare. In TV si vedono molti stalinisti, e pochi scienziati, persone che, usando dati reali, senza timore di citarli, di utilizzarli, di accettare il confronto, sono in grado di persuadere le persone su basi oggettive. Non è colpa solo dei medici, ma anche di una classe di pseudo-giornalisti che ama la lotta nell’arena, i toni forti, al posto della vera informazione. Purtroppo la TV attuale è il simbolo della decadenza della cultura e del paese.

 


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