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Massimo export di GAS dalla Russia alla UE. Si riempiono i depositi prima dello stop?

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Le richieste di forniture russe di gas naturale per la UE attraverso l’Ucraina e la Slovacchia hanno raggiunto il livello più alto da novembre 2021 oggi, lunedì due maggio, facendo scendere i prezzi del gas di riferimento europeo all’inizio degli scambi, nonostante il blocco dell’export verso Bulgaria e Polonia e nonostante il vario vociare di sanzioni all’energia dalla Russia.

Le candidature giornaliere per la fornitura russa attraverso l’Ucraina e il confine slovacco di Velke Kapusany hanno raggiunto il livello più alto dal 30 novembre, secondo i dati dell’operatore del sistema di trasporto slovacco Eustream citati da Reuters.

Anche i flussi di gas russo attraverso il gasdotto Nord Stream verso la Germania sono aumentati lunedì rispetto a venerdì, secondo le stime di Reuters.

Sul gasdotto Yamal-Europa, i flussi di gas continuano in modalità inversa dalla Germania verso est verso la Polonia, secondo quanto mostrato lunedì dai dati dell’operatore Gascade visti da Reuters, ma sappiamo che questo è dovuto al blocco dell’export verso la Polonia e, comunque, possono essere compensati dai transiti dalle alte due condutture.

La Polonia continua a ricevere gas russo, ma mediato dalla Germania, attraverso flussi inversi, dopo che Gazprom ha interrotto l’approvvigionamento diretto di gas alla Polonia a metà della scorsa settimana, ha affermato il gigante del gas russo.

Mercoledì scorso, quando la Russia ha interrotto la fornitura di gas a Polonia e Bulgaria, i flussi sul gasdotto Yamal-Europa dalla Germania alla Polonia sono aumentati, secondo l’operatore Gascade. Quindi la Polonia è andata a carico della

Mercoledì Gazprom ha interrotto le forniture a Polonia e Bulgaria, affermando che le consegne sono state interrotte “per assenza di pagamenti in rubli”.

Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha descritto l’interruzione delle forniture russe come “un attacco diretto” alla Polonia e ha promesso che il Paese non avrebbe ceduto a “questo ricatto”.

Ha commentato il ministro dell’Energia bulgaro Alexander Nikolov.

“È chiaro che nell’attuale guerra in Ucraina, la Russia utilizza il gas naturale come arma politica ed economica”.

L’UE sta lavorando per garantire un approvvigionamento di gas alternativo e ha promesso una risposta coordinata a ciò che anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha descritto come “l’ennesimo tentativo della Russia di utilizzare il gas come strumento di ricatto”. Però la ricerca non si sta rivelando particolarmente fruttuosa: la Von Der Leyen , dopo essersi rivolta praticamente solo agli USA, ha suonato il “Si salvi chi può”,

Nonostante lo stallo UE-Russia sul gas e la chiara e attuale minaccia che la Russia possa interrompere le consegne ad altri Stati membri dell’UE, lunedì i prezzi del gas di riferimento per l’Europa presso l’hub TTF olandese sono stati scambiati al ribasso per queste notizie sulle consegne dall’Ucraina. incredibilmente due stati in guerra lasciano passare il gas di stati terzi e la Russia paga pure i diritti di transito!

Perché acquistare così tanto gas? per riempire i depositi prima del taglio definitivo delle forniture dalla Russia? Questo potrebbe essere un motivo piuttosto fondato.


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