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Mai in pensione: la Svizzera valuta di prolungare la vita della più antica centrale nucleare al mondo

le autorità vaaluteranno sel la centrale di Breznau, la più vecchia al mondo, attiva dal 1969, può proseguire a lavorare sino al 2040. Però ci sono delle contestazioni

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Sorpresa in Svizzera: la società energetica Axpo sta valutando la possibilità di estendere la vita operativa della centrale nucleare di Beznau, la più vecchia del mondo, fino al 2040. Un’opzione che porterebbe la centrale a superare i 60 anni di attività, sfidando le convenzioni e aprendo un acceso dibattito.

Il piano precedente prevedeva che la centrale nucleare, diventata operativa nel 1969, venisse tolta dalla rete nel 2030. Quindi, dpo la revisione, la centrale continuerà ad andare avanti per altri 10 anni e raggiungerà la realmente veneranda età di 71 anni. Non male per una

“Al fine di rafforzare ulteriormente la sicurezza dell’approvvigionamento, Axpo ha deciso di chiarire la fattibilità tecnica del funzionamento della centrale nucleare di Beznau oltre i 60 anni”, ha dichiarato l’azienda in un comunicato.

Secondo l’azienda, la centrale nucleare di Beznau è composta da due impianti quasi identici, ciascuno con un reattore ad acqua leggera e 365 megawatt di capacità. Una tecnologia d’altri tempi, veramente

Le due centrali sono progettate per 8.000 ore a pieno carico o circa 355 giorni operativi all’anno. Insieme, generano circa 6.000 gigawattora di elettricità all’anno.

L’azienda ha dichiarato che la centrale nucleare continua a soddisfare i “più alti requisiti di sicurezza”. L’Ispettorato federale per la sicurezza nucleare ha confermato in una lettera del 2023 che la centrale nucleare è conforme agli attuali standard di sicurezza.

Tuttavia, il Governo federale svizzero aveva annunciato il 25 maggio 2011 di aver deciso di eliminare gradualmente l’energia nucleare a lungo termine. Ovviamente questa decisione viene ora messa sotto pressione dai nuovi standard net zero che influenzano anche le decsioni sull’energia nucleare.

Secondo la decisione del Governo, le centrali nucleari rimarranno operative fino alla fine della loro vita utile, dopodiché non verranno sostituite.

Il 21 maggio 2017, il popolo svizzero ha approvato la Strategia energetica 2050 del Governo attraverso un referendum, con il 58,2% di voti favorevoli.

Di conseguenza, la costruzione di nuove centrali nucleari è vietata, mentre vengono incoraggiate le energie rinnovabili e un uso più efficiente dell’energia.

Una scelta controversa

L’eventuale ulteriore messa in funzione della centrale nucleare di Benznau sta suscitando polemiche in Svizzera.

“Ci sono numerosi deficit di sicurezza a Beznau”, critica Nils Epprecht, direttore generale della Fondazione Svizzera per l’Energia, tra gli altri.

Secondo l’esperto di energia, le piscine di combustibile, ad esempio, non sono adeguatamente protette, i due contenitori a pressione del reattore sono gravemente indeboliti e il contenimento è troppo sottile per resistere alle forze distruttive.

“Correggere questi deficit significherebbe di fatto una nuova costruzione e sarebbe troppo costoso”, afferma Epprecht.

La

La Svizzera è stata colpita anche dalla crisi energetica del 2022/2023, innescata dalla guerra in Ucraina e dai tagli alla rpduzione di gas naturale russo. la crisi è stata quindi accentuata dal taglio nella produzione di energia nucleare francese legata alla manutenzione delle centrali nucleari francesi, mentre le siccità delle scorse estati ha limitato la maggior fonte di produzione energetica svizzera, cioè l’idroelettrico.


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