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Macron non esclude alcuna opzione militare e si prepara a mandare uomini anche in Moldova

Macron appare sempre più convinto nell’intervento diretto contro la Russia e conclude accordi con la Moldova che possono portare allo schieramento di truppe in quel paese. Appare chiara la finalità politica dell’interventismo presidenziale

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Il presidente francese, Macron

Il Presidente Emmanuel Macron giovedì ha detto che la Francia non escluderà alcuna opzione per sostenere l’Ucraina a due anni dall’invasione della Russia, hanno detto i leader di diversi importanti partiti politici francesi.

Parlando dopo l’incontro di due ore e mezza, i capi dei partiti hanno detto che i colloqui con Macron li hanno lasciati preoccupati, con alcuni che lo accusano di usare il conflitto per aumentare la posizione della sua coalizione in vista delle cruciali elezioni europee di quest’estate.

Giovedì, Macron ha anche incontrato il Presidente moldavo Maia Sandu, promettendo il “sostegno incondizionato” della Francia al Paese ex-sovietico, mentre la tensione sale tra Chisinau e i separatisti filo-russi. L’accordo firmato poco dopo dai ministri della Difesa dei due Paesi prevede in particolare “l’apertura nei prossimi mesi di una missione permanente di difesa a Chisinau”, ha detto, aggiungendo che “questa è solo la prima fase”.

Nella sfera economica, i due Paesi hanno anche siglato “una roadmap bilaterale che identifica i futuri progetti da sviluppare insieme”. Durante l’incontro, i due hanno firmato un accordo bilaterale di difesa e una “roadmap economica”, anche se non sono stati forniti dettagli.

Quindi Parigi è pronta a mandare un contigente permanente in Moldova, ponendosi come controparte diretta delle tuppe filorusse che si trovano in Transnistria.

La scorsa settimana il Presidente aveva stupito molti in Europa rifiutando di escludere l’invio di truppe di terra occidentali in Ucraina, sottolineando l’irrigidimento della Russia.

La posizione di Macron preoccupa gli altri partiti francesi

Alcuni leader di partito giovedì hanno detto che Macron ha sostenuto un approccio “senza limiti” per contrastare il Presidente russo Vladimir Putin, e questo, ovviamente, li ha profondamente turbati. 

La leader del partito dei Verdi, Marine Tondelier, ha raccontato che Macron ha detto che Putin “ovviamente non ha limiti”.

Ha detto che è stato “estremamente preoccupante” vedere Macron dire alla riunione “dobbiamo dimostrare che anche noi non abbiamo limiti”. Parole molto pericolose quando le due potenze sono nucleari.

Jordan Bardella, presidente del Rassemblement National, ha detto di aver pregato Macron di “non entrare in guerra con la Russia”, ma ha confermato che il pensiero del Presidente include “nessun limite e nessuna linea rossa”, ha detto Bardella.

Il dirigente dell’estrema sinistra Manuel Bompard ha aggiunto: “Sono arrivato preoccupato e me ne sono andato ancora più preoccupato”.

Alcuni leader di partito giovedì hanno detto che Macron ha sostenuto un approccio “senza limiti” per contrastare il Presidente russo Vladimir Putin, e questo, ovviamente, li ha profondamente turbati. 

La leader del partito dei Verdi, Marine Tondelier, ha raccontato che Macron ha detto che Putin “ovviamente non ha limiti”.

Ha detto che è stato “estremamente preoccupante” vedere Macron dire alla riunione “dobbiamo dimostrare che anche noi non abbiamo limiti”. Parole molto pericolose quando le due potenze sono nucleari.

Jordan Bardella, presidente del Rassemblement National, ha detto di aver pregato Macron di “non entrare in guerra con la Russia”, ma ha confermato che il pensiero del Presidente include “nessun limite e nessuna linea rossa”, ha detto Bardella.

Il peso massimo dell’estrema sinistra Manuel Bompard ha aggiunto: “Sono arrivato preoccupato e me ne sono andato ancora più preoccupato”.

Il Parlamento francese avrà la possibilità di votare sulla strategia ucraina del Paese, compreso un trattato di sicurezza bilaterale firmato con Kiev il mese scorso. I dibattiti e le votazioni non vincolanti si svolgeranno martedì prossimo nella Camera bassa dell’Assemblea Nazionale e mercoledì nella Camera alta del Senato.

Prima dell’incontro di giovedì con l’opposizione, Macron aveva parlato con i suoi predecessori Francois Hollande e Nicolas Sarkozy al Palazzo Eliseo nella tarda serata di mercoledì.

Battaglia militare e politica

Sembra che Macron stia facendo seriamente nel suo confronto verso la Russia anche per utilizzarlo nei confronti della politica interna in vista delle elezioni. Infatti ha immediatamente accusato il Rassemblement  National di non essere pronto ad andare  oltre ogni limite nel prooprio impegno contro la Russia.

Attualmente il RN è in testa, e con largo vantaggio, nei sondaggi sulle elezioni europee e Macron vuole aumentare la tensione per potersi presentare come leader unico di una nazione in guerra, I francesi però appoggeranno questa posizione interventista?

 


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