Il governo ha varato la mini-manovra più demenziale del mondo, non solo per la dimensione non strutturale e quasi superficiale delle misure, emesse quasi come se nulla fosse accaduto, ma perchè alcune di queste sembrano costruite Ad Hoc per punire una parte d’Italia, tra l’altro quella più colpita, e premiarne un’altra che, bontà sua, ha il vantaggio di essere il luogo d’origine di buona parte dei ministri. Parliamo della decontribuzione, a carico dello stato. degli stipendi che vale solo per alcune regioni del Sud, e che si dimentica del Centro e del Nord che invece sono stati maggiormente colpiti. Una misura non strutturale (durerà solo fino a fine 2020, ma può essere prorogata al 2025 se la UE approva, cosa non certa), fatta senza un disegno strutturale (non è settoriale, non vuole premiare un certo sviluppo economico, non è un investimento diretto), ma che sembra solo un premio locale dato per favorire la clientela ministeriale.
La cosa non è passata inosservata ed ha fatto incavolare non poco gli industriali:
Mi sento proprio un pirla ad avere gli stabilimenti in #Veneto e #Trentino! pic.twitter.com/Fkv1esugFt
— Giordano Riello (@gioriello) August 8, 2020
Squeri
siamo in due, un saluto dall’Emilia… Tra l altro Emilia, Veneto e Lombardia sono le regioni messe in più difficoltà da questa crisi. Sembra incredibile come siano state dimenticate
— Alessandro Squeri (@Ale_Squeri) August 8, 2020
Il motivo di questa assurda scelta dividente ? Eccovelo qui
Avete letto e vi siete dati la risposto del perchè di questa costosa e demenziale manovra:
- i ministri se ne infischiano del centro e del nord Italia;
- i ministri capiscono di economia quanto un cavallo di fisica quantistica, cioè nulla.
Tra l’altro un governo serio, che avesse VERAMENTE voluto agire per il Sud a medio-lungo termine avrebbe stabilito delle limitazione settoriali (per non farsi prendere a calci nel sedere da Bruxelles quando vedrà la norma), magari legandola a nuovi investimenti, non a pioggia, rendendola meno costosa e più incentivante. Magari avrebbe potuto anche investire direttamente per salvare qualcosa di un settore, come quello della componentistica auto, che presto andrà letteralmente a quel paese, con decine e decine di migliaia di nuovi disoccupati, , sempre magari, creando qualcosa di veramente innovativo. Purtroppo per fare tutto questo bisogna uscire dall’ottica di rapina che sembra imbevere l’attuale consiglio dei Ministri, disposto anche a spezzare l’Italia pur di non mollare la poltrona per qualche mese.
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