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Lo studio che critica l’Ivermectin? Finanziato da Big Pharma. Che strano…

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Che bella la scienza “Indipendente”, ma non sai soldi. Sebbene la grande maggioranza degli studi sull’Ivermectin abbia indicato una vera promessa, uno studio particolare condotto su un piccolo campione in Colombia ha ricevuto un’attenzione dei media senza precedenti quando i risultati dello studio hanno indicato un impatto trascurabile del medicamento. Ciò che non è stato divulgato dai media è il fatto che lo studio avesse il finanziamento da parte di quasi tutta Big Pharma. Durante lo studio, alcune delle più grandi aziende farmaceutiche del mondo hanno donato denaro per questa sperimentazione, e questo fatto dovrebbe essere analizzato con grande attenzione. Presentiamo bene il caso.

Il 4 marzo 2021, è apparso un articolo su JAMA intitolato “Effetto dell’ivermectina sul tempo per la risoluzione dei sintomi tra gli adulti con COVID lieve”. Ha concluso: “I risultati non supportano l’uso dell’ivermectina per il trattamento di COVID-19 lieve, sebbene possano essere necessari studi più ampi per comprendere gli effetti dell’ivermectina su altri esiti clinicamente rilevanti”.

Dr. Eduardo Lopez-Medina et al. di Cali, Colombia, ha randomizzato 400 pazienti lievemente malati, di età media di 37 anni, a ivermectina 0,3 mg/kg o placebo. Il tempo alla risoluzione per i pazienti trattati con ivermectina è stato di 10 giorni e per i pazienti con placebo di 12 giorni, il che non era statisticamente significativo.

Pochi però hanno letto lo studio sino alla fine cioè sino alla sezione “Conflitti di interesse”. Divulgazione circa i conflitti di interesse: il Dr. López-Medina ha riferito di aver ricevuto sovvenzioni da Sanofi Pasteur, GlaxoSmithKline e Janssen, nonché compensi personali da Sanofi Pasteur durante la conduzione dello studio. Il Dr. Oñate ha riferito di aver ricevuto sovvenzioni da Janssen e compensi personali da Merck Sharp & Dohme e Gilead al di fuori del lavoro presentato. Il Dr. Torres ha riferito di aver ricevuto supporto non finanziario da Tecnoquímicas non correlato a questo progetto durante lo svolgimento dello studio. Non sono state segnalate altre segnalazioni.

Praticamente il Gotha di Big Pharma ha finanziato un piccolo studio, che poi però ha avuto rilevanza mondiale e che smontava l’efficacia dell’Invermectin. Che bello essere indipendenti dal denaro  nella ricerca, non è vero?

Era necessario un così grande assembramento di sponsor farmaceutici per un singolo studio secondario, guarda caso uno dei pochi che ha smentito l’efficacia del farmaco? Ed il JAMA, che ha pubblicato lo studio, non ha avuto qualche “Lieve sospetto” di influenza da parte delle industrie farmaceutiche? Poi, sulla baste di questo studio, la Merck ha sentito il dovere di fare un comunicato stampa specifico contro l’uso dell’Ivermectin il che suona per lo meno curioso. Pe4rchè un’industria farmaceutica sente il bisogno di criticare un prodotto non suo?

Per curiosità potete leggere questo meta studio indonesiano, basato sul metodo scientifico e su una base molto più ampia, che va in direzione opposta rispetto a quello colombiano. però la Merck si è dimenticata di citarlo….

 

 


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