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L’Italia ha futuro? 1 italiano su 2 che emigra all’estero ha meno di 40 anni

Giovani e istruiti, provenienti dal centro nord, ecco il ritratto di chi lascia il nostro paese per destinazioni europe

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I giovani italiani da un decennio a questa parte hanno ripreso ad emigrare e ogni anno i numeri di coloro che lasciano l’Italia sono in aumento. Di tutti coloro che decidono di trasferirsi, circa la metà ha tra i 20 e i 40 anni. Sono soprattutto giovani, spesso molto qualificati, che cercano opportunità lavorative all’estero. La fascia d’età in cui si registra il picco di emigranti è quella tra 25-29 anni, che quindi comprende molti neolaureati.

Una scelta, quella di andare all’estero, che dagli anni 80 ai primi anni del 2000 era diventata quasi marginale, ma ha ripreso vigore a partire dal 2008. Per avere un’idea del cambiamento che si è registrato nell’arco di 20 anni, si pensi che l’incremento percentuale degli emigranti dal 1999 al 2019 è stato di ben il 227,6%. La maggior parte dei giovani che scelgono di andare via, circa il 70% resta comunque in un paese dell’Unione Europea. Svizzera, Regno Unito, Germania, sono le mete preferite da chi cerca una carriera all’estero.

E questa evoluzione nel tipo di emigrazione, perlopiù fuga di cervelli, la si può notare anche dalla presenza di numerosi siti internazionali che si rivolgono in modo specifico agli italiani all’estero. Un esempio sono questi siti in inglese che parlano di come distinguere i migliori casinò online italiani. Giusto per fare un esempio un po’ particolare per chi è appassionato del gioco online… Ma ve ne sono davvero tantissimi che riguardano i consigli per viaggiare in sicurezza, aprire conti correnti all’estero, affittare casa.

Il caso italiano e l’emigrazione che parte dal nord

Dagli ultimi dati presentati dall’Istat emerge una peculiarità tutta italiana sulla cosiddetta fuga dei cervelli. Infatti l’Italia è un paese in cui si producono pochi laureati, nel 2018 solo il 27,8% dei giovani tra i 30 e i 34 anni aveva una laurea, a fronte di una media europea del 40%. Nonostante siano pochi però, i laureati non riescono ad essere impiegati in patria e cercano alternative nei paesi vicini. Solo la pandemia è riuscita a rallentare questa tendenza.

Altra novità nell’emigrazione degli ultimi anni sta nella provenienza di chi parte. Il 2007 è l’anno in cui il centro Nord ha superato il sud in termini di emigrazione. Non è più il mezzogiorno a mandare via la sua forza lavoro, ma le regioni del centro e del nord del paese. Tale tendenza può spiegarsi con la maggiore prossimità geografica alle mete di destinazione, come le aree mitteleuropee.

Un altro anno che ha segnato un grosso cambiamento è il 2014: è quello il momento in cui per la prima volta da quanto l’Italia è diventato meta di immigrazione dall’estero, che il numero degli emigrati italiani ha superato quello degli stranieri arrivati nel nostro Paese.

La curiosità: il gambling online come risorsa per gli italiani all’estero

Tra i settori in espansione che possono rivelarsi una buona occasione per gli Italiani all’estero vi sono gli online casinò. Italia e gli altri paesi europei consentono il gioco d’azzardo a distanza e il settore mostra dati di crescita e di fatturato in ascesa. Si pensi che nel 2020 il mercato del gioco ha guadagnato il 19,6% in più rispetto al 2019, fatturando circa 175 miliardi di dollari. Per avere un’idea dell’importanza del settore, nello stesso periodo il fatturato delle industrie musicali e cinematografiche era di circa 78 miliardi.

Molti operatori internazionali attivi anche nel nostro Paese con i migliori casinò online italiani, hanno sede in Stati europei come Regno Unito, Gibilterra, Malta. Si tratta spesso di gruppi internazionali che hanno migliaia di dipendenti in tutto il mondo pronti ad assumere forza lavoro qualificata, con un livello di istruzione elevato, laurea o post laurea. Tra i vantaggi del settore vi sono le diverse tipologie di posizioni sempre aperte, dai programmatori informatici, allo sviluppo di nuovi prodotti, passando per le aree di marketing, comunicazione e customer care.

Oltre a questo i vari casinò in Italia e all’estero consentono modalità di lavoro sempre più smart, e nulla vieta di poter lavorare a distanza magari, programmando anche un ritorno a casa, per chi ha deciso di migrare. In periodo di lockdown, per la natura dei servizi offerti i casinò online in Italia e all’estero sono state tra le poche attività a non avere perdite e registrare numeri positivi. Tendenze confermate con il ritorno alla normalità, data la tipologia di settore, ad alto tasso di tecnologia e innovazione.


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