Attualità
L’Iran rivela i suoi piani per il nucleare civile: obiettivo 20 GW di capacità
Il vicepresidente dell’Iran afferma che il Paese sta pianificando di produrre 20.000 megawatt, 20 GW, di elettricità utilizzando l’energia nucleare. Mohammad Mokhber ha dichiarato mercoledì che l’uso dei combustibili fossili sta perdendo il suo posto e l’importanza dell’energia nucleare sta raddoppiando anche in Iran, uno dei maggiori produttori mondiali di petrolio.
Ha inoltre ordinato al Ministro dell’Energia e al capo dell’Organizzazione per l’Energia Atomica (AEOI) di compilare un piano per la costruzione di una centrale nucleare da 20.000 megawatt e di fornire le risorse necessarie per l’attuazione di questo piano nel bilancio del prossimo anno.
La Guida Suprema iraniana Ali Khamenei ha parlato con i membri dell’industria nucleare del Paese l’11 giugno, in mezzo alle notizie secondo cui Teheran e Washington stavano negoziando indirettamente un accordo nucleare attraverso l’Oman.
In quell’incontro ha esortato l’AEOI a continuare a sviluppare il programma nucleare per raggiungere l’obiettivo di 20.000 megawatt di potenza nucleare.
Le sue ambizioni arrivano dal momento che attualmente gli Stati Uniti generano 95.492 megawatt di energia nucleare, necessari per far funzionare 93 reattori. La Francia può potenzialmente produrre 61 GW di enerrgia nucleare dalle proprie centrali. Questo ci fornisce una dimensione relatica delle ambizioni nucleari civili di Teheran che non sono assolutamente secondarie. Il paese ha già raggiunto un livello di arricchimento dell’uranio superiore all’83%, secondo le rilevazioni AIEA.
L’Iran ha le seconde più grandi riserve di gas naturale al mondo, detenendo più del 17% dei giacimenti di gas scoperti a livello globale.
L’Iran ha fatto poco per migliorare la sua industria energetica dal suo picco di dieci anni fa, quando i ricavi annuali delle esportazioni di petrolio raggiungevano i 100 miliardi di dollari. A differenza del vicino Qatar, l’Iran ha visto un costante declino nella produzione di gas naturale a causa della mancanza di tecnologia per mantenere la produzione, il che significa che uno dei più grandi giacimenti di gas del mondo è praticamente stagnante.
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