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Energia

L’India vuola triplicare la produzione dell’energia nucleare e in diverse direzioni tecnologiche

L’India vuole triplicare la produzione di energia nucleare in tempi molto brevi, per gli standard europei. con l’introduzione anche di nuove tecnologie. Con 10 reattori in costruzione potrebbe anche raggiungere i suoi obiettivi

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Centrale nucleare indiana
Centrale nucleare indiana

L’India mira a triplicare la sua capacità di generazione di energia nucleare entro il 2030, passando dagli attuali 7,5 GW circa, ha annunciato il Presidente della Commissione per l’Energia Atomica (AEC) Ajit Kumar Mohanty in occasione del primo vertice sull’energia nucleare tenutosi a Bruxelles. Un investimento notevole e, soprattutto, compiuto in tempi che in Europa, francamente, ci sembrano irrealistici. 

Il nostro obiettivo è che l’energia nucleare abbia una quota significativa nel mix di elettricità dell’India entro il 2047, quando l’India festeggerà i 100 anni di indipendenza”, ha detto, sottolineando l’impegno del Paese a raggiungere le emissioni nette zero entro il 2070.

L’India ha avviato iniziative per aumentare la quota di capacità di energia nucleare. La crescita del programma nucleare indiano è indispensabile per raggiungere il duplice obiettivo della sicurezza energetica e dello sviluppo sostenibile”, ha detto Mohanty.

Di recente, l’India ha aggiunto due reattori ad acqua pesante pressurizzata da 700 MW, progettati internamente, presso il Kakrapar Atomic Power Project nel Gujarat, mentre altri nove reattori sono in fase di costruzione. Inoltre, il Governo ha approvato l’installazione di 10 reattori di questo tipo in in blocco, con la potenzialità di aumentare notevolmente la propria capacità di generazione energetica basata su teconologie interne.

“Recentemente, in una pietra miliare storica che segna l’ingresso nella seconda fase vitale del nostro programma di energia nucleare a tre stadi, ha avuto luogo il ‘caricamento del nocciolo’ del nostro primo reattore autoctono a neutroni veloci (500 MWe). Stiamo anche valutando i passi per lo sviluppo di piccoli reattori modulari. Questo testimonia la capacità scientifica e ingegneristica dell’India”, ha spiegato.

Il capo dell’AEC ha sottolineato l’impegno dell’India nella piena cooperazione nucleare civile internazionale per le esigenze di sviluppo del Paese, impegnandosi in discussioni con aziende straniere per espandere ulteriormente il programma di energia nucleare.

Non solo: l’India non si accontenta di sviluppare le normali fonti energetiche nucleari ad uranio arricchito: esiste già un prototipo di reattore a torio-plutonio ,di piccole dimensioni, ma che promette di aprire una nuova strada, completamente diversa, per la generazione di energia nucleare dalla fissione.


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