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Difesa

L’India irrita la Cina spostando 10 mila soldati sul confine himalayano

L’India sposta 10 mila soldati sul conteso confine himalayano con la Cina e quest’ultima protesta. Però, per motivi ambientali, questa è l’unica scelta possibile per Nuova Delhi se vuole esercitare una reale dissuasione

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Militari indiani
Militari indiani

L’India ha dislocato  un contingente di 10.000 soldati, precedentemente schierati al confine occidentale, cioè con il Pakistan,  per rafforzare il confine conteso con la Cina, secondo quanto riportato da diversi media. La Cina ritiene che questa mossa su un confine difficile e conteso “non favorisca l’allentamento delle tensioni”, ha dichiarato venerdì un portavoce del Ministero degli Esteri. La notizia è stata riportata da Reuters

I due Paesi hanno concordato in precedenza di mantenere il dialogo attraverso i canali militari e diplomatici e recentemente hanno tenuto un incontro costruttivo sulla risoluzione delle questioni di confine nella sezione occidentale del confine Cina-India.

Secondo i media indiani, l’India ha schierato 10.000 soldati dal suo confine occidentale per sorvegliare il confine con la Cina, lungo 532 km , nell’Uttarakhand e nell’Himachal Pradesh, al confine con l’Himalaya.

“La Cina si impegna a collaborare con l’India per salvaguardare la pace e la stabilità delle aree di confine”, ha dichiarato Mao Ning, portavoce del Ministero degli Esteri cinese. “Riteniamo che la pratica dell’India non sia favorevole alla salvaguardia della pace e non favorisca l’allentamento delle tensioni”. Bisogna anche dire che la pace per Pechino c’è solo quando vengono accettate tutte le sue richieste.

Mao ha aggiunto che “l’aumento dei dispiegamenti militari dell’India nelle zone di confine non aiuta a calmare la situazione nelle zone di confine o a salvaguardare la pace e la sicurezza in queste aree”.

Una mossa necessaria anche per motivi ambientali

L’India e la Cina condividono una frontiera di 3.800 km, in gran parte scarsamente delimitata e traciata sulla carta oltre 150 anni fa, diventando quindi la base di contestazioni fra i due paesi

Come ha ben imparato l’esercito indiano sulla propria pelle non è possibile spostare truppe con rapidità nelle aree contese, quasi tutte a grande altitudine. Come ben insegnò la guerra di confine dell‘ottobre-novembre 1962 non si possono spostare truppe dalle pianurL’India se ad altitudini superiori ai 5 mila metri senza un’adeguato processo di acclimatamento che necessita alcune settimane.

Quindi l’India, se vuole esercitare un’attività di dissuasione nei confronti della Cina, non può lasciare le proprie truppe e i propri mezzi nelle caserme a valle, ma deve spingerle sui confini, in aree elevate, proprio perché siano pronte a intervenire in caso di necesità.

Dopo la guerra del 1962, che si concluse con una clamorosa sconfitta per l’India, ci sono stati ripetuti scontri, anche se meno gravi, fra le due parti. L’ultimo grave incidente avvenne nel 2020 quando soldati cinesi e indiani si scontrarono a pugni nudi e bastoni e vi furono almeno 20 morti fra gli indiani e quattro fra i cinesi, anche se c’è il dubbio che siano stati di più.


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