Attualità
L’INDIA HA IL SECONDO LIVELLO MONDIALE DI NPL.. MA NON SENTITE PARLARE. ECCO IL PERCHE’
Cari amici
prima di tutto BUON NATALE, che se S.E. non si ferma neanche oggi, anche se saremo molto rapidi.
L’Italia è il paese sviluppato con più alto livello di NPL fra le grandi economie, ma ci segue l’India, e non a grandissima distanza. Eppure non si sente molto parlare di crisi del sistema bancario di Nuova Dehli.
La causa dell’esplosione degli NPL del sistema creditizio indiano è simile a quella del nostro, cioè un forte rallentamento economico dovuto ad una serie di fattori complessi, dall’inefficienza alle politiche monetarie azzardate del premier Modi.
Questa crisi è stata particolarmente forte per settori chiave quali acciaio, cemento e tessile….
Eppure, nonostante le ricadute strategiche, non si sente “Crisi mondiale indiana”, o “Crisi sistemica del credito”. Semplicemente perchè una parte rilevante e più esposta, del sistema creditizio indiano è pubblica:
Lo stato controlla le banche più esposte, che ha utilizzato per spingere la crescita economica, mentre il sistema creditizio privato è stato lasciato ad operare in modo efficiente.
L’astuzia del governo italiano e di Banca d’Italia, dagli anni ’90 ad oggi, è stata quella invece di :
- voler uscire completamente dal sistema bancario, scaricando quindi tutto il rischio degli investimenti per lo sviluppo sui cittadini;
- aver accettato norme come il BRRD che ulteriormente precludevano la possibilità di un intervento pubblico, anche tramite l’autorità monetaria, nel caso di crisi sistemica.
Quindi in India ci saranno sicuramente dei riaggiustamenti e degli interventi di riequilibrio, ma saranno provvedimenti interni. Invece l’Italia viene lasciata come un fuscello in balia della tempesta…
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