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L’IMPATTO DEL COVID SUI CONSUMATORI E SULLA PRODUZIONE INDUSTRIALE

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Iniziano a diffondersi i primi dati sugli effetti sul sistema industriale della crisi Covid a livello mondiale, ed i primi dati non sono positivi. A seconda del paese e del settore alcuni paesi hanno , e stanno subendo, dei danni ingentissimi, mentre altri sembrano essere stati in grado di evitare le maggiori ricadute negative dell’epidemia. 

Prima di tutto valutiamo come le varie nazioni si posizionano in un grafico che sulla ascisse (orizzontale) ha le aspettative di spesa futura delle famiglie, con a sinistra una minore spesa ed a destra una maggiore spesa, nelle ordinate (verticale) l’ottimismo circa l’uscita della crisi. L’Italia è, ad esempio, poco ottimista, (così come Corea e Giappone), ma le famiglie giapponesi prevedono quasi di non ridurre le proprie spese. Le famiglie Portoghesi ad esempio sono poco ottimiste, meno di quelle italiane, ma pensano di spendere di più, e questo è un contrasto e fa pensare che il pessimismo sia solo indotto. Invece per paesi come Francia, Italia, Regno Unito, Spagna il pessimismo viene a corrispondere con una previsione di calo del consumo da parte delle famiglie.

Cosa succede invece sulle spese per singolo settore merceologico? In quali categorie i consumatori pensano di spendere di più e dove invece taglieranno maggiormente l’esborso di denaro?Ecco qui da visual capitalistic il risultato di una serie di sondaggi di consumo:

Più scuro il colore, maggiore la sforbiciata nei costi. Per l’Italia vediamo che ovviamente trasporti e ristorazione hanno i tagli più decisi,ma anche gioielleria, scarpe, accessori ed abbigliamento subiscono tagli molto forti. Noi investiremo di più nel divertimento casalingo (Netflix etc), peccato che si tratti di soldi che se ne vanno quasi tutti all’estero. In generale le attese sui consumi sono PESSIME per tutti i paesi occidentali, chi più chi meno (la Francia attende dei tagli perfino sui prodotti di largo consumo), mentre quelli orientali sono più ottimisti. Sarà perchè crescevano già di più prima o perchè hanno già svallato nella crisi del virus?

In generale le attese sui consumi sono fosche per tutti i paesi europei ed occidentali in generali. Quindi l’attesa è per un forte calo dei consumi anche nei prossimi mesi.


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