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Conti pubblici

Le Richieste di Confindustria e Sindacati a Letta: “Money for Nothing”.

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I Media Italiani riportano trionfalmente la notizia dell’Appello Confindustria-sindacati per cambio di passo su crescita e fisco. Squinzi: il Governo lo faccia proprio. Letta: bene l’intesa (cliccate sul titolo per leggere il documento).

Sembrerebbe trattarsi di qualcosa di inedito: Confindustria e Cgil-Cisl-Uil hanno firmato un documento congiunto che elenca le priorità per la Legge di stabilità e per la crescita del Paese. In apparenza il documento ha contenuti di buon senso. Rileggendolo con attenzione, sintetizzandolo e traducendolo:

sindacati-squinzi-258

RICHIESTE DI INTERVENTI

Le richieste di interventi sono assai precise, ed ovviamente vanno a vantaggio proprio di Imprese e Lavoratori. Le richieste non sono quantificate. L’eliminazione della Componente Costo del Lavoro dalla Base imponibile IRAP da sola vale 6-8 miliardi. Mettendole tutte insieme, ragionevolmente parliamo di un pacchetto che va tra i 20 ed i 40 miliardi.

a) Riduzione della Tassazione IRPEF sui Lavoratori attraverso le Detrazioni

b) Eliminazione della Componente Costo del Lavoro dalla Base imponibile IRAP

c) Ridurre l’IMU sui Capannoni

d) Maggiore Spesa Pubblica indirizzata ad Investimenti e Green Economy

e) Introduzione Crediti d’Imposta e detassazioni su investimenti in Ricerca e Sviluppo

f) Garanzie Pubbliche su certi tipi di finanziamenti alle Imprese

g) Ridurre il costo dell’energia, sostanzialmente detassando

 

COPERTURE

L’indicazione delle coperture e’ invece molto vaga. Si parla di fare un analisi selettiva della Spesa Pubblica, Evasione, Riduzione Costi della Politica ed introduzione dei Costi Standard.

 

CONCLUSIONI

Sintetizzando Confindustria e Sindacati fanno Richieste Precise a vantaggio di Imprese e Lavoratori, mentre restano sul vago riguardo le coperture. L’atteggiamento e’ quello che vediamo attuato regolarmente da 50 anni da ogni corporazione: “Money for nothing“.

Non fraintendetemi: le richieste le trovo anche giuste, ma sarebbe stato enormente piu’ serio, valorizzarle una per una, ed indicare in modo chiaro e quantificato le coperture. Mi spiego con 2 esempi:

Sono disponibili le imprese ad accettare una riduzione degli oltre 30 miliardi di aiuti alle Imprese? Se si, di quanto? Quali?“.

Sono disponibili i sindacati ad accettare una riduzione della Spesa Pubblica sostanziale nella Componente Costo del Lavoro della Pubblica Amministrazione o nelle Pensioni? Se si di quanto? Quali provvedimenti propongono?”.

Per essere chiari, quanto sopra significa che:

– alcuni Imprenditori chiuderanno bottega e con loro perderanno il posto i lavoratori relativi,

– alcuni dipendenti della PA accetteranno trasferimenti e riduzioni d’orario; altri andranno a casa,

– alcuni pensionati si vedranno decurtare gli assegni;

ovviamente tutto indicando “nomi e cognomi”, con le relative “tragedie personali”.

Parlare di “Evasione” o di “Riduzione della Spesa Pubblica” senza elencare uno per uno i provvedimenti relativi, la platea di chi verrebbe colpito e l’entita’ relativa, e’ un puro esercizio di demagogia. La recente pantomina sull’IMU e’ solo l’ultimo esempio. Le nostri classi dirigenti (politici, imprenditori, sindacati, poteri forti, corporazioni) sono maestre nel gattopardismo piagnone.

Suggerisco a loro signori di leggere questo articolo: Manovra shock da 150 miliardi di Riduzione delle Tasse (e Spese) per far Rinascere l’Italia. Nell’articolo si fanno proposte “mirate” di riduzione della Spesa Pubblica per 150 miliardi, ed in parallelo proposte “mirate” di riduzione della tassazione, proprio a famiglie, lavoratori ed Imprese (che guarda caso includono anche le proposte sopra fatte da Confindustria e Sindacati). Tutto e’ quantificato ed e’ piuttosto chiaro chi sono i colpiti e chi sono i beneficiati, ed in che termini. Ebbene, l’aspetto essenziale, al di la’ dei contenuti e’ di metodo: si fanno proposte precise di detassazioni ed in parallelo e con pari dignita’ si fanno proposte precise di riduzione di spese.

Invece Confindustria e Sindacati non spiegano cosa il Mondo delle Imprese e dei Lavoratori sono disponibili a dare in cambio delle Richieste (puntuali) che espongono: “lasciano a Letta” il compitino di “trovare i soldi“, che in Italia significa automaticamente “lasciarsi le mani libere di contestare il manovratore se colpira’ qualche interesse loro”. Il buon Letta, che fesso non e’ ha detto “Bene l’accordo“, ma secondo voi attuera’ qualcosa di serio?

In sintesi parliamo di “Deresponsabilizzazione“.

Cari miei: la Festa e’ finita. Cambiate Registro. Rappresentate tantissime Imprese e Lavoratori onesti, in gamba, che competono ogni giorno, e che necessitano di un fisco meno asfissiante. Ma tra chi voi rappresentate, ci sono anche Imprese che sono “foraggiate” impropriamente dallo Stato da contributi discutibili (un esempio: i contributi ai Media) o che hanno vantaggi da una spesa in acquisti della PA allegra; rappresentate anche lavoratori e dirigenti pubblici che operano in Enti Inutili o settori inefficienti della Pubblica Amministrazione, rappresentate tanti lavativi, rappresentate anche Pensionati che percepiscono pensioni nettamente superiori all’equivalente dei contributi versati. Fate una scelta e fatela in modo trasparente e chiaro.

 

  By GPG Imperatrice

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