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Analisi e studi

Le differenze tra Conte e Orban? L’ungherese è più democratico (di Giuseppe PALMA)

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Il Partito democratico che attacca Orban è inaccettabile, vergognoso.
Per poter limitare la libertà personale e quella di circolazione, gli articoli 13 e 16 della Costituzione prevedono la cosiddetta “riserva di legge” (ex ante e non ex post). Ripeto: ex ante (cioè prima) e non ex post (dopo).

In Italia le limitazioni alle libertà fondamentali sono avvenute con semplici Dpcm (decreti del presidente del consiglio dei ministri), un atto che – nella scala gerarchica delle fonti del diritto – si colloca su un livello secondario rispetto alla legge:

  • Costituzione;
  • leggi costituzionali e di revisione costituzionale;
  • leggi ordinarie e atti aventi forza di legge (decreti legge e decreti legislativi);
  • regolamenti governativi;
  • decreti del presidente del consiglio dei ministri;
  • decreti ministeriali.

Per di più, un Dpcm non solo non è sottoposto al vaglio parlamentare (come lo sono ad esempio i decreti-legge), ma nemmeno a quello del consiglio dei ministri.

Qualcuno ha fatto notare a Conte il problema e il consiglio dei ministri ha adottato pochi giorni fa un decreto-legge (ex post), quindi un atto avente forza di legge, con l’obiettivo di sanare il grave abuso commesso. Resta il fatto che la “riserva di legge” prevista dalla Costituzione è ex ante e non ex post.

In tutto questo il Partito democratico, unitamente al M5S, ha avallato ogni decisione e ogni strumento adottato dal Presidente del Consiglio, il quale, occorre dirlo, non è neppure stato eletto in Parlamento, quindi non ha alcun collegamento con la sovranità popolare. Certo, noi siamo una democrazia parlamentare e quindi chiunque può essere nominato Presidente del Consiglio se indicato dalla maggioranza dei gruppi parlamentari, ma non possiamo sottrarci dall’evidenziare che Conte non è espressione della volontà popolare rinvenibile dagli esiti delle elezioni politiche del 4 marzo 2018.

Di contro, in Ungheria, il premier Orban – prima di limitare le libertà fondamentali per contenere il coronavirus – ha chiesto l’autorizzazione al Parlamento, che gliel’ha accordata a maggioranza qualificata, conferendogli “pieni poteri”. Tutto è avvenuto nel rispetto della legalità costituzionale. Inoltre, Orban è legittimato dal plebiscitario voto popolare delle ultime elezioni politiche.

Morale della favola: se è l’europeista e politicamente corretto Conte a limitare le libertà fondamentali, con semplici Dpcm (“sanati” da un decreto-legge ex post), il PD plaude e asseconda; se invece è il sovranista Orban a volerlo fare, pur ricevendo un mandato parlamentare, i Dem gridano al pericolo fascista.

Siete pericolosi! Molto.

Giuseppe Palma


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