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Lavoro USA: le offerte di lavoro sono in calo secco. Alla fine la “Non recessione” inizia a sentirsi sul mercato del lavoro

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La politiche restrittive della FED iniziano a farsi sentire sul mercato del lavoro dando il segnale di quella che non sarà una recessione, per ora, ma che si avvierà ad esserlo molto a breve. Il numero di posti di lavoro vacanti negli Stati Uniti è sceso di 605.000 unità rispetto al mese precedente, attestandosi a 10,7 milioni nel giugno del 2022, il valore più basso degli ultimi nove mesi e al di sotto delle aspettative del mercato di 11 milioni. Si è trattato del terzo calo consecutivo di offerte di lavoro dopo il livello record di marzo. I maggiori cali di posti di lavoro sono stati registrati nel commercio al dettaglio (-343.000), nel commercio all’ingrosso (-82.000) e nell’istruzione pubblica e locale (-62.000). Nel frattempo, circa 4,2 milioni di americani hanno lasciato il lavoro a maggio, con una variazione minima rispetto al mese precedente, e il cosiddetto tasso di abbandono è rimasto invariato al 2,8%.

Se vediamo in prospettiva più ampia notiamo come l’offerta di posti di lavoro sia ancora molto al di sopra dei livelli del 2019.

Dato che la domanda di lavoro è ancora molto elevata e che l’inflazione core, cioè legata alla dinamica salariale, particolarmente elevata, non ci saranno ancora grossi effetti sui salari. Però se gli interessi dovessero continuare ad aumentare e deprimere quindi l’economia, questa curva  andrà verso il basso con grande rapidità. Un semplice indebolimenti potrebbe trasformarsi rapidamente in un crollo.

 


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