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L’Armenia chiede aiuto militare alla Russia negli scontri con Azerbaigian

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Pesanti combattimenti sono scoppiati tra Armenia e Azerbaigian lungo il confine poco dopo la mezzanotte di domenica ora locale, con il ministero della Difesa di entrambi i Paesi che ha citato scontri in diverse località. L’Armenia afferma che il suo territorio è sotto attacco e che intensi bombardamenti stanno colpendo Goris, Sotk e Jermuk nella parte orientale. La situazione è talmente grave che l’Armenia ha chiesto aiuto all’esterno, al potente alleato russo.

In particolare, si parla di scambi di fuoco ben oltre la regione contesa del Nagorno-Karabakh, ma di bombardamenti sull’Armenia vera e propria. “Le forze armate azere hanno lanciato un’offensiva militare contro le posizioni armene in Armenia”, scrive un corrispondente regionale.

Sembra che i combattimenti si siano protratti per due ore, suggerendo che questo potrebbe essere l’inizio di un conflitto su larga scala, dato che le tensioni si sono stemperate a partire dall’ultima guerra per il Nagorno-Karabakh nel settembre e nel novembre 2020.

Arman Torosyan, portavoce del Ministero della Difesa armeno, ha confermato che “le intense schermaglie continuano a seguito della provocazione su larga scala dell’Azerbaigian lungo il confine tra Armenia e Azerbaigian”. Entrambe le parti ora accusano l’altra di aggressione e provocazione.

La notte di combattimenti in più punti lungo il confine tra Armenia e Azerbaigian è abbastanza grave da indurre Erevan a chiedere l’aiuto della Russia, suo potente alleato. Questo è stato rivelato poche ore dopo che il Primo Ministro armeno Nikol Pashinyan ha avuto una conversazione telefonica a tarda notte con il Presidente Vladimir Putin. Il governo armeno ha poi confermato di aver richiesto l’assistenza militare russa per respingere le aggressioni e i bombardamenti dell’Azerbaigian, secondo un comunicato:

Durante l’incontro sono stati discussi ulteriori passi per contrastare le azioni aggressive dell’Azerbaigian contro il territorio sovrano dell’Armenia, iniziate a mezzanotte. In relazione all’aggressione contro il territorio sovrano della Repubblica d’Armenia, è stato deciso di rivolgersi ufficialmente alla Federazione Russa per attuare le disposizioni del Trattato di Amicizia, Cooperazione e Mutua Assistenza, nonché all’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva e al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.”

L’Armenia basa la richiesta sul patto dell’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva che ha con la Russia e in base al quale la Russia ha precedentemente inviato forze di pace nel Nagorno-Karabakh dopo il conflitto dell’autunno 2020. In base a questo accordo i due paesi devono intervenire militarmente per difendere l’altro in caso di attacchi.

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L’intervento russo aprirebbe un ennesimo piano di confronto con la Turchia, paese strettamente collegato all’Azerbaigian e parte della NATO. Inoltre l’Azerbaigian si è rivelato come uno dei fornitori di riserva della UE nel caso di interruzione degli invii di gas russo. Un altro focolaio di tensione internazionale molto pericoloso.

 

 


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