Cultura
L’Apocalisse Meridionale: il SUD e’ il problema (ed opportunita’) numero 1 dell’Italia. L’Italia e’ MORTA se non si affronta questa questione. (di Gpg Imperatrice)
Premessa del 2019: Ci è stato richiesto di prendere posizione su questo articolo del 2012 in cui veniva data una certa visione dei problemi dell’Italia come problemi solo del Sud. Cogliamo l’occasione per mettere il luce alcuni punti generali ed alcune annotazioni sul funzionamento di Scenari Economici che, magari, sfuggono ai più:
- Scenari non è un quotidiano, non ha una redazione, non ha un “Direttore” che censura. Ogni autore risponde per ciò che scrive e talvolta è perfino base di discussioni fra gli autori stessi;
- l’articolo è del 2012, presenta una visione dell’autore del 2012, agli albori di SE, prima di Bagnai, di Rinaldi, di Borghi, di Lugano…..;
- Nello stesso tempo Scenari è contrario, come concetto, a limitazioni della libertà di parola. Il miglior metodo per combattere un’idea sbagliata è, eventualmente, un’idea migliore basata su dati migliori, non l’ignorare il problema o peggio ancora censurarlo sulla base del politically correct. Abbiamo pubblicato da Marco Rizzo a Simone Di Stefano, abbiamo pubblicato alcuni euristi, abbiamo riportato Yanis Varoufakis quando era il paria d’Europa, e sinceramente l’attuale desiderio di censura ci inquieta un po’;
- se chiedete un parere oggi, nel 2019, a chi in questo momento coordina Scenarieconomici, non posso che dire che se sette anni hanno insegnato qualcosa è che non esistono soluzioni parziali, per questa o quell’area dell’Italia. Al limite possono esserci ottimizzazioni a problemi attuali, ma non soluzioni. La crisi bancaria del nord est, la crisi produttiva tedesca, che rischia di avere delle pesanti ricadute su tutto il nord, la delocalizzazione che ha compromesso buona parte della rete di piccole aziende nazionali, la pressione fiscale, la deflazione salariale, indicano come quello che sembrava semplice, a qualcuno, nel 2012 in realtà non lo era per niente.
La filosofia di S.E. è quella di una massima libertà di opinione, anche quando questo possa essere contraddittorio, soprattutto a distanza di tempo. Potrei citare Keynes “Quando cambiano i fatti, cambiano le mie opinioni”, ma pare fin eccessivo. Se giustamente, dei lettori desiderano contestare l’articolo, possono farlo nei commenti, tanto meglio aggiungendo dati e non opinioni. Però, finchè possiamo, cerchiamo di non cancellare, di criticare, ma non di censurare.
Fatta questa premessa abbiamo sospeso comunque l’articolo perchè, senza i dati , cancellati dalla chiusura del server di Rischio Calcolato, è letteralmente incomprensibile. Abbiamo contattato l’autore per avvisarlo.
Grazie
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