Attualità
L’Angola decide di lasciare l’OPEC. Un colpo al cartello petrolifero
L’Angola lascerà l’OPEC, ha riferito giovedì l’agenzia di stampa angolana ANGOP, citando il ministro del petrolio del produttore africano Diamantino de Azevedo.
La decisione è stata presa nel corso di una riunione del Consiglio dei Ministri, guidata dal Presidente della Repubblica João Lourenço. Anche il Jornal de Angola ha riportato la notizia.
Prima dell’ultima riunione, l’Angola e un altro membro africano dell’OPEC, la Nigeria, hanno avuto un duro confronto con gli altri membri del cartello in merito alle loro quote di produzione di petrolio.
Nel corso di una riunione tenutasi a giugno, all’Angola e alla Nigeria sono state assegnate quote di produzione di greggio più basse nell’ambito dell’accordo OPEC+, dopo che per anni i due produttori avevano registrato prestazioni insufficienti e non erano riusciti a pompare le loro quote, a causa della mancanza di investimenti in nuovi giacimenti e della maturazione di quelli più vecchi.
La recente disputa all’interno dell’OPEC sulle quote dei paesi africani è stata una delle ragioni che ha spinto il cartello a rinviare di pochi giorni la sua ultima riunione.
I membri africani dell’OPEC, Angola, Congo e Nigeria, sono stati costretti a impegnarsi a ridurre, almeno teoricamente, la produzione nel 2024 e la riunione originariamente prevista per il 26 novembre avrebbe potuto potenzialmente spingerli a effettuare ulteriori tagli alla produzione, dal momento che i sauditi hanno espresso il loro malcontento per il rispetto dell’accordo, visto che si accollano la maggior parte dell’onere derivante dai veri tagli alle quote di produzione.
Prima dell’incontro di fine novembre, l’Angola aveva dichiarato di non aver intenzione di uscire dal cartello, ma
“Non c’è alcuna idea in tal senso”, ha dichiarato a Bloomberg il governatore dell’OPEC dell’Angola Estevao Pedro, assicurando ai mercati che il secondo produttore africano non aveva alcuna intenzione di smuovere le acque in tal senso.
Tuttavia, sembra che l’Angola non consideri più vantaggiosa l’adesione all’OPEC dopo le recenti polemiche sulla sua quota di produzione. Evidentemente il governo ritiene di poter avere un ritorno economico migliore per il paese senza le limitazioni delle quote OPEC. Nel frattempo il prezzo del petrolio oggi è stato stabile se non in correzione verso il basso.
L’Angola, che è entrata a far parte dell’OPEC nel 2007, possiede risorse petrolifere e di gas non sfruttate stimate in 9 miliardi di barili di riserve di greggio e 311 miliardi di metri cubi di riserve di gas naturale.
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.
Pingback: Il vero motivo per cui l'Angola ha lasciato l'OPEC
Pingback: OPEC+: torna sul tavolo un tema che aveva rischiato di far saltare tutto
Pingback: TotalEnergies dà il via a un nuovo progetto di petrolifero in Angola da 70 mila barili al giorno