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Lampadine Led: cosa sapere prima di sostituire le vecchie lampade

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Lampadine a led (Depositphotos)
Lampadina a led (Depositphotos)

La tecnologia relativamente all’illuminazione ha fatto grandi passi in avanti negli ultimi anni, portando ad avere lampadine in grado di offrire prestazioni eccezionali utilizzano pochissimi Watt. Nella maggior parte dei casi, poi, non è nemmeno necessario adattare i contatti elettrici e, anzi, è possibile sostituire una lampadina di vecchia concezione con una nuova senza patemi.

Le nuove lampadine Led portano indubbi vantaggi in termini di durata e prestazioni, a tutto vantaggio dei consumi.

Con questa nuova tecnologia si è potuto, anzi, allargare ulteriormente la gamma, e quindi per una singola lampadina si possono trovare soluzioni differenti. Vediamo, quindi, quali sono le accortezze da utilizzare nella scelta.

Sostituzione sempre indolore… o quasi

Le lampadine a Led sono studiate per adattarsi ai classici collegamenti già presenti in commercio. Dunque, i classici collegamenti E27 o E14 sono ancora validi.

La differenza principale di una lampadina di tipo Led, e come era anche per le precedenti “basso consumo”, consiste nella presenza del trasformatore nel basamento del bulbo. Questo serve per fornire ai singoli Led, posti all’interno della calotta, il corretto voltaggio, wattaggio e intensità di corrente.

I Led, infatti, di norma sono realizzati per funzionare a 12 o 24 Volt, dunque sarebbero inadatti alla rete domestica da 220 Volt.

Grazie alla conformazione delle lampadine Led, con trasformatore incorporato, basta sostituire la vecchia con la nuova e tutto funzionerà senza intoppi. Nel caso, invece, di sostituzione di vecchi tubi al neon, sarà opportuno modificare leggermente il sistema. Vengono, però, forniti con il tubo a Led spesso dei nuovi starter specifici, per renderli compatibili e funzionanti.

Gradazione

Come accennato all’inizio, andando in un negozio e recandovi nel reparto delle lampadine a Led, noterete che per una stessa lampadina si trovano varie diciture come per esempio “luce fredda“, “luce calda” oppure dei numero accompagnati dalla lettera “K“. Queste diciture servono a indicare il grado di illuminazione che viene restituita, espressa appunto in gradi Kelvin. Tali gradi esprimono in una scala la cosiddetta temperatura di colore.

A numeri più bassi, solitamente a partire dai 2700 Kelvin, l’illuminazione è gialla, e man mano vira verso una tonalità bianca, individuabile attorno ai 6500 K. Da lì in poi la gradazione vira verso il blu.

La scelta ideale della temperatura della luce, dunque, dipende da tanti fattori, non ultimo il gusto personale, ma anche il tipo d’impiego, sia esso domestico o industriale, o anche relativamente al tipo di stanza nel quale devono essere inserite. Per esempio, si consiglia una gradazione tendente al giallo in camera da letto, dato che ricorda maggiormente la luce emessa all’alba e al tramonto.

Potenza delle lampadine

Un altro fattore molto importante da considerare quando si deve affrontare l’acquisto delle nuove lampadine riguarda la potenza. Questa, espressa in Watt, è molto differente rispetto a quella delle precedenti generazioni. Specialmente nel caso delle vecchie lampadine a incandescenza, dove una normalissima lampadina da 25 Watt ora può essere tranquillamente sostituita con una Led da 4 Watt.

Si può facilmente dedurre che il risparmio in termini di potenza è notevole, e ciò consente di poter illuminare la propria abitazione con molta meno componente energetica. Minor potenza, infatti, non vuol dire potere illuminante minore, anzi! Basterà consultare i lumen emessi dalla lampadina, come indicato su ogni singola confezione, per rendersi conto che una lampadina da 4 Watt supera abbondantemente i 200 lumen, fino in alcuni casi ad avvicinarsi ai 300. Sono dati di tutto rispetto, più che sufficienti per piccoli punti luce come le lampade da comodino, ma anche applique da corridoio.

In conclusione possiamo affermare che le lampadine Led sono la migliore scelta per quanto riguarda l’efficienza energetica oggigiorno, e come tali hanno soppiantato i precedenti sistemi, siano essi a incandescenza o a “basso consumo”.

Le nuove lampadine richiedono tuttavia una conoscenza specifica maggiore, in quanto possono avere valori molti discostanti uno dall’altro, adatti a situazioni differenti. Dunque, è buona norma tenere sotto controllo prima dell’acquisto innanzitutto il tipo di attacco, per poi proseguire la ricerca consultando i Watt assorbiti, la gradazione in gradi Kelvin del fascio luminoso e ultimi, ma non meno importanti, i lumen emessi. Tutti questi valori, se ben valutati, ci faranno fare la scelta giusta.


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