Economia
La UE cerca di abbandonare il Gas Russo entro il 2027, ma non può imporlo
Il Commissario all’Energia della UE vuole tagliare definitivamente con il gas russo, ma non ha gli strumenti giuridici necessari a imporre la scelta. E qualche paese potrebbe essere contrario

L’Unione Europea ha l’obiettivo non vincolante di eliminare gradualmente le importazioni di gas naturale russo entro il 2027, ma è improbabile che ricorra a un divieto per raggiungere questo obiettivo indicativo. Ci si affiderà all buoan volontà di tutte le parti.
Martedì l’UE presenterà una tabella di marcia per l’eliminazione graduale del gas russo, un impegno assunto dal blocco all’indomani dell’invasione russa dell’Ucraina nel 2022.
Tuttavia, il gas russo rappresenta ancora più del 15% delle forniture di gas dell’UE, anche attraverso i gasdotti e le importazioni di GNL.
La fornitura di gas russo attraverso l’Ucraina è cessata il 1° gennaio 2025, dopo che l’Ucraina ha rifiutato di negoziare un’estensione dell’accordo di transito.
Tuttavia, alcuni Paesi europei, tra cui l’Ungheria, continuano a ricevere il gas russo attraverso il gasdotto TurkStream che passa per i Balcani.
L’Ungheria si sta inoltre opponendo a qualsiasi nuova sanzione energetica contro la Russia, soprattutto per quanto riguarda la fornitura di gas, il che suggerisce che un divieto o un embargo dell’UE sulle importazioni di gas russo – che richiede l’approvazione unanime di tutti i 27 Stati membri dell’UE – è improbabile.
Il commissario europeo per l’energia, Dan Jørgensen, presenterà questa settimana una tabella di marcia con misure concrete per eliminare gradualmente tutte le importazioni di combustibili fossili russi, “in modo da non dipendere più da una potenza ostile per il nostro approvvigionamento energetico”, ha dichiarato a fine aprile la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
L’UE ha ridotto la quota delle importazioni di gas russo, dal 45% di tutte le importazioni di gas prima del 2022, al 18% attuale, ha osservato von der Leyen. Tuttavia, negli ultimi mesi l’UE ha incrementato le importazioni di GNL russo.
Il mese scorso è emerso che l’UE sta cercando modi legali per strappare i contratti di fornitura di gas naturale a lungo termine con la russa Gazprom senza dover pagare ingenti penali. L’opzione principale è la dichiarazione di forza maggiore, ha riferito il Financial Times a metà aprile, citando funzionari della Commissione europea.
Tuttavia, questa settimana gli avvocati hanno dichiarato a Reuters che è improbabile che la forza maggiore funzioni, considerando i tre anni trascorsi dall’invasione russa dell’Ucraina. La forza maggiore si applica a eveti improvvisi e imprevisti, applicare ora la forza maggiore non avrebbe molto significato. Nello stesso tempo però l’abbandono del gas tramite gasdotto può avvenire solo a costi notevoli per i paesi europei, dato che il GNL viene a costare un multiplo del gas tramite gasdotto.
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