Attualità
La Stampa e l’acqua calda
Ci son arrivati in ritardo
http://www.lastampa.it/2018/01/31/economia/lavoro/la-crisi-fa-impennare-il-lavoro-nero-e-dimezza-i-salari-u1Yf7OCWdd9tOtA4r3gsfN/pagina.html
Stupisce che un giornale che sia stato un accanito sostenitore dell’uomo con Loden non sia stato attento alle sue lezioni sia quando era Presidente del consiglio sia dopo, come quando durante un ciclo di conferenze in Australia menò vanto di aver demolito il PIL Italiano distruggendo il prodotto interno. L’Esimio Professor Monti ha infatti spiegato più volte ed in più occasioni che l’adeguamento delle abitudine ai bisogni del mercato nonché la costruzione dell’Europa procede per crisi successive e quindi ha bisogno di crisi perché esse obbligano a cambiare. Infatti cosa c’è di miglior stimolo al cambiamento che alzare il livello di disoccupazione, ammazzarti di tasse e obbligarti ad accettare qualsiasi posto di lavoro per sopravvivere? La Stampa se ne accorge oggi, forse perché siamo in campagna elettorale e tutti i responsabili di questo disastro, non solo politici vogliono dichiararsi fuori?
Non resta che augurarsi che alla prossima crisi ventura ed imminente le cose vadano diversamente. Perché la prossima crisi è vicina e probabilmente coinciderà con una svalutazione del dollaro sull’Euro, al blocco delle esportazioni germaniche negli USA. (La Germania esporta il 150% di valore di quanto esporta Cina) ed all’avvento di una direzione teutonica alla BCE. Il risultato che ne nascerà da ciò è del tutto prevedibile, perché già sperimentato, sarà che la Germania scaricherà la crisi su altri, chiederà ai suoi subfornitori (l’Italia quindi) “qualche sacrificio tecnico”,di stringere la cinghia ancora un po’, cioè della recessione, innestando un’altra bella crisi sia come mezzo di convinzione sia come effetto. Ci si augura che stavolta chi sarà al governo abbia pronta una scialuppa di salvataggio perché l’alternativa sarà più lavoro nero e stipendi e pensioni greche.
In altri termini ci si augura che i piani di sicurezza Borghi e Bagnai non siano solo parole e possano essere messi in atto, ma questo La Stampa non lo dirà mai.
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