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La Russia intende inviare più gas naturale verso l’Asia.

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Il ministro russo delle Risorse naturali e dell’Ambiente, Alexander Kozlov, ha rivelato in un’intervista che la Russia intende incrementare le prospezioni geologiche e l’esplorazione di idrocarburi, in particolare di gas, nella parte orientale del Paese, per aumentare le forniture di gas ai partner asiatici.

“Abbiamo stabilito una priorità per noi stessi nella prospezione e nell’esplorazione geologica e nel favorire la ricerca di risorse minerarie, in particolare di idrocarburi, per essere geograficamente più vicini ai futuri consumatori e alle infrastrutture di trasporto”. Ad esempio, il gasdotto Power of Siberia, il cui gas è diretto in Cina. Abbiamo preso la decisione di effettuare esplorazioni geologiche in tutta la Yakutia e di fare di tutto per [capire il potenziale produttivo] in relazione agli idrocarburi, in particolare al gas, da conoscere. In modo da avere non uno, ma più gasdotti in direzione est. Perché si tratta di entrate garantite per il nostro Paese, di vendite garantite a un partner importante”, ha detto Kozlov.

La scorsa settimana, il presidente russo Vladimir Putin ha inaugurato il giacimento di gas naturale di Kovykta, nella Siberia orientale, situato in posizione strategica per consentire alla Russia di aumentare le esportazioni di gas verso la Cina, in un contesto di crescenti tensioni tra Mosca e l’Occidente. L’inaugurazione rappresenta il culmine degli sforzi iniziati circa un decennio fa per sviluppare nuovi giacimenti e costruire il gasdotto Power of Siberia per fornire il gas al mercato in rapida espansione.

“Stiamo lanciando l’eccezionale giacimento di gas di Kovykta, il più grande della Siberia orientale. Le sue riserve recuperabili sono di 1.800 miliardi di metri cubi di gas”, ha detto Putin in collegamento video durante una cerimonia televisiva.

Attualmente, la Russia non dispone di gasdotti per trasportare il gas dai suoi giacimenti della Siberia occidentale e dell’Artico, che servono la Cina e l’Europa. Il primo gasdotto Power of Siberia ha iniziato a trasportare gas dalla Siberia orientale alla Cina alla fine del 2019. Non sarà l’ultimo. Mosca ha previsto la costruzione di un gasdotto Power of Siberia 2, mentre la Russia si rivolge sempre più al Regno di Mezzo a fronte delle pesanti sanzioni occidentali. La Cina e l’India sono diventati tra i maggiori acquirenti di petrolio e gas russi, e Julian Lee, stratega petrolifero di Bloomberg, ha rivelato che il greggio degli Urali, fiore all’occhiello della Russia, è stato scambiato con un enorme sconto di oltre 30 dollari al barile, ovvero circa il 40% rispetto al greggio Brent internazionale.


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