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La Russia espande nell’Asia Centrale gli spyware anche su Telegram e Signal

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Secondo un’inchiesta pubblicata dal New York Times, le aziende tecnologiche russe stanno producendo una vasta gamma di nuovi strumenti per aiutare il Cremlino a sfruttare Internet e a rafforzare il controllo sul dissenso interno. Dopo aver perfezionato questi strumenti in patria, le aziende russe stanno ora cercando di esportarli negli Stati dell’Asia centrale e in altre regioni.

Nel 2018, il tentativo fallito della Russia di limitare il libero flusso di notizie e opinioni sulla piattaforma di social media Telegram ha rivelato difetti significativi nella capacità del governo russo di arginare il dissenso. Lo sviluppo di questi nuovi sistemi di monitoraggio del traffico internet sta permettendo al Cremlino di colmare le lacune, aiutando la Russia a raggiungere la Cina e l’Iran in termini di controllo dei pensieri e delle azioni della sua popolazione. La guerra in Ucraina sta catalizzando il salto di qualità nello sviluppo dello Stato di sorveglianza russo: il Cremlino sente un bisogno crescente di soffocare i sentimenti contro la guerra e i punti di vista indipendenti. È probabile che questo impulso aumenti nelle prossime settimane e mesi dopo l’ammutinamento abortito di Yevgeny Prigozhin.

L’inchiesta del Times si basa su una fuga di documenti che rivela dettagli su aziende tecnologiche, tra cui MFI Soft, Vas Experts, Protel e Citadel Group, un conglomerato sottoposto a sanzioni statunitensi a febbraio. Un comunicato stampa del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha citato Citadel per aver condotto operazioni commerciali connesse con “la raccolta di intelligence interna ed estera della Russia, il monitoraggio e la soppressione del dissenso”.

Le nuove tecnologie, secondo i documenti, sono in grado di determinare quando le persone inviano dati o parlano attraverso canali criptati, come Signal, WhatsApp e Telegram. Le nuove tecnologie possono anche catturare le password da piattaforme non criptate e dare alle autorità una maggiore capacità di usare i telefoni cellulari per tracciare i movimenti degli utenti.

Sebbene i nuovi strumenti non consentano alle autorità di leggere il contenuto specifico delle e-mail crittografate, migliorano la loro capacità di individuare le identità di coloro che utilizzano i dispositivi. In questo modo è più facile per i servizi di sicurezza prendere di mira le persone da sottoporre a un controllo più approfondito.

I rappresentanti di Telegram e della Signal Foundation, lo sviluppatore dell’applicazione per le comunicazioni criptate, hanno riconosciuto che non c’è modo di contrastare il nuovo spyware. È tuttavia possibile utilizzare le funzioni di Telegram o Signal per inviare messaggi attraverso diversi server, rendendo così molto più difficile determinare l’origine e la destinazione dei dati.

Il materiale di marketing ottenuto dal Times nell’ambito dell’information dump mostra che i produttori di spyware russi stanno ora cercando di esportare i loro nuovi strumenti. I documenti mostrano che l’Asia centrale è considerata un mercato privilegiato.


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