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La Polonia inizia colloqui con gli USA per installare armi nucleari sul proprio territorio
In un momento in cui alcuni funzionari e opinionisti statunitensi parlano di “combattere già la terza guerra mondiale”, i funzionari polacchi hanno annunciato che sono in corso colloqui con l’amministrazione Biden sulla possibilità di ospitare armi nucleari statunitensi. Il Presidente Andrzej Duda ha indicato che tale condivisione nucleare, in quanto maggiore membro dell’Europa orientale della NATO e a poca distanza dalla Russia, è ora un argomento di discussione “aperto”.
Per quanto riguarda la questione della prosecuzione delle sciabolate nucleari e del confronto con la Russia, se la Polonia dovesse mai ospitare delle armi nucleari USA-NATO, si tratterebbe di un’enorme novità per un membro della NATO che un tempo si trovava dietro la cortina di ferro.
“Il problema, prima di tutto, è che non abbiamo armi nucleari”, ha dichiarato il presidente Duda al quotidiano Gazeta Polska nelle dichiarazioni pubblicate mercoledì. “C’è sempre una potenziale opportunità di partecipare alla condivisione dell’armamento nucleare“.
Si è affrettato a precisare, tuttavia, che nell’ambito di un tale programma di condivisione nucleare “non si tratterebbe di un’arma nucleare sotto il controllo della Polonia. La partecipazione alla condivisione nucleare non implica il possesso di un’arma nucleare propria“.
Dopo che l’intervistatore ha fatto notare che altri Paesi che ora possiedono armi nucleari hanno iniziato con la condivisione nucleare, Duda ha risposto che, anche se questo “deve essere visto in termini di un futuro lontano, credo fermamente che la Polonia rafforzerà la sua sicurezza. Questo deve essere il nostro obiettivo a lungo termine“.
Un diplomatico di alto livello a Varsavia ha detto che i commenti di Duda potrebbero potenzialmente includere una qualsiasi di queste attività. Il diplomatico, che ha rifiutato di essere nominato perché non autorizzato a parlare pubblicamente della questione, ha detto che ospitare le armi sarebbe nell’interesse della sicurezza della Polonia, della regione e di tutta l’Europa.
“Abbiamo parlato con i leader americani per sapere se gli Stati Uniti stanno prendendo in considerazione questa possibilità” di condividere le armi con la Polonia, ha detto Duda al giornale. “L’argomento è aperto”.
Nonostante Duda abbia sottolineato la natura futura e a lungo termine della possibilità che Varsavia abbia le atomiche statunitensi, la semplice discussione in sé rischia di scatenare l’allarme del Cremlino, che da mesi denuncia con forza la posizione e le politiche “estremamente militanti e anti-russe” della Polonia. Inoltre, i funzionari di Mosca, fino allo stesso presidente Putin, hanno continuato a criticare l’espansione delle infrastrutture militari della NATO nel cortile di casa della Russia e fino alle sue porte. Questa è stata la giustificazione persistente del Cremlino per l’invasione dell’Ucraina fin dall’inizio.
Solo pochi giorni fa, l’ucraino Zelensky ha reagito alla mossa di annessione della Russia contro i quattro territori orientali occupati dichiarando la richiesta formale dell’Ucraina alla NATO e la speranza di un processo accelerato.
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