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La Polonia è stata la base del sabotaggio di Nord Stream secondo gli investigatori tedeschi

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Gli investigatori tedeschi stanno esaminando le prove che suggeriscono che una squadra di sabotatori abbia usato la Polonia come base operativa per danneggiare i gasdotti Nord Stream nel Mar Baltico a settembre 2022, secondo quanto riportato sabato dal Wall Street Journal.

Gli investigatori hanno ricostruito il viaggio di due settimane dell'”Andromeda”, uno yacht da 15 metri sospettato di essere coinvolto nel sabotaggio dei gasdotti Nord Stream 1 e 2, ha dichiarato il quotidiano. Gli investigatori avrebbero ricostruito le tempistiche sospette della navigazione che corrisponderebbe con le località dell’esplosione

Lo yacht sospettato (Getty via WP)

Il Journal ha citato persone che hanno familiarità con il viaggio, indicando che la squadra di sabotatori ha piazzato esplosivi in profondità sul Nord Stream, prima di far rotta verso la Polonia. Ha aggiunto che la Germania sta cercando di associare i campioni di DNA trovati sulla nave “ad almeno un soldato ucraino”.

“Le informazioni su indizi polacchi o ucraini nella distruzione di NS1 e NS2, ripetute nello spazio mediatico, sono costantemente utilizzate dall’apparato di influenza russo per creare l’impressione/presunzione tra i destinatari che Varsavia e Kiev siano dietro questo incidente”, ha scritto su Twitter Stanislaw Zaryn, vice del Ministro coordinatore dei servizi speciali della Polonia.


L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel febbraio 2022 ha messo sotto i riflettori politici la dipendenza dell’Europa dal gas naturale russo. La distruzione dei gasdotti Nord Stream ha accelerato il passaggio della regione ad altri fornitori di energia.

Nord Stream 1 e Nord Stream 2, ciascuno composto da due tubi, sono stati costruiti dalla Gazprom, controllata dallo Stato russo, per pompare 110 miliardi di metri cubi (bcm) di gas naturale all’anno verso la Germania evitando transitti scomodi in Polonia o Ucraina, che hanno perso la possibilità di intascare laute royaltiees.

Attualmente Yamal, che passa in Polonia, è praticamente non utilizzato per i transiti dalla Russia e saltuariamente usato per i transiti dalla Germania alla Polonia. Il poco gaas che giunge in Europa ora dalla russia via gasdotto transita da Turkstream e dall’Ucraina che, incredibilmente, fa ancora transitare l’idrocarburo

Il Washington Post ha riportato questa settimana che gli Stati Uniti erano venuti a conoscenza di un piano ucraino per attaccare i gasdotti tre mesi prima che venissero danneggiati dalle esplosioni, avvenute nelle zone economiche di Svezia e Danimarca. Non sembra che abbiano poi fatto molto per fermarlo. Gli USA sono sempre stati fortemente contrari all’utilizzo di Nord Stream 1 e 2, al punto da giungere a minacce dirette di sanzioni in epoca Trump.

Danimarca e Svezia hanno dichiarato che le esplosioni sono state intenzionali, ma non hanno ancora determinato i responsabili. Ricordiamo che la Danimarca e la Svezia sono fra i maggiori contributori anche militari, con la Polonia, allo sforzo bellico ucraino. La Danimarca ha fornito artiiglieria, missili antinave Harpoo,  sistemi antiaerei e si è detta disposta ad addestrare i piloti sugli F 16. La Svezia ha fornito carri Leopard 2 e mezzi blindati e recentmente si è offerta di addestrare i piloti ai caccia Gripen.

A marzo i media tedeschi hanno individuato il possibile coinvolgimento nell’attacco di uno yacht di una società polacca di proprietà di cittadini ucraini. Il Presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy ha dichiarato mercoledì ai media tedeschi che l’Ucraina non ha attaccato gli oleodotti. Nello stesso tempo questa vicenda renderà contradditorie le relazioni all’interno della NATO e fra Polonia e Germania. Ne vedremo delle belle…

 


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