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La nuova politica “No China” dei farmaci USA riporta in auge una vecchia gloria…

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Gli USA hanno deciso di cambiare la propria politica nel settore farmaceutico, dove è stata riconosciuta un’eccessiva dipendenza dall’estero, per cui il governo Trump sta intervenendo con potenti incentivi economici e prestiti verso le aziende disposte a riconvertirsi e ad entrare nel settore. Fra queste la Eastmann Kodak, l’antico produttore di macchine e pellicole istantanee,  che ha ottenuto dal governo 765 milioni di dollari in prestito per iniziare la produzione di principi attivi farmaceutici sinora importati dalla Cina, fra cui l’Idrossiclorochina, l’antimalarico utilizzato anche contro il COVID-19.

Per gli USA essersi affidati al libero mercato ed alla globalizzazione ha significato perdere gran parte della propria produzione di farmaci e principi a favore di Pechino. I farmaci “Made in China” oggi includono la maggior parte degli antibiotici, pillole anticoncezionali, medicinali per la pressione sanguigna, fluidificanti salvavita del sangue come eparina e vari farmaci antitumorali.  L’elenco include anche farmaci per il trattamento dell’HIV, malattia di Alzheimer, disturbo bipolare, schizofrenia, cancro, depressione, epilessia, tra gli altri.

Un recente studio del Dipartimento del Commercio ha scoperto che il 97 percento di tutti gli antibiotici negli Stati Uniti veniva prodotto  in  Cina, una dipendenza che si è rivelata mortale con la Covid-19 e che ha esposto la fragilità delle catene logistiche USA. 

Da qui l’idea di riportare, con prestiti, la produzione di questi articoli essenziali negli USA, ma le società farmaceutiche già affermate hanno già impianti negli USA. Quindi ci si è rivolti a società chimiche di grandi tradizioni, come la Kodak, che agisce nel settore da oltre 100 anni, e che ha colto l’occasione al volo. Il prestito porterà anche alla creazione di 350 nuovi posti di lavoro distribuiti fra vari impianti della società .

Dopo l’esplosione della fotografia digitale la Kodak era andata in crisi e sopravviveva senza una vera e propria missione utilizzando gli utili cumulati negli anni d’oro e producendo un po’ di pellicole. Ora la società ritrova una sua missione nella chimica fine e gli azionisti lo hanno ben capito:

Le azioni si sono quintuplicate, per poi ridurre il guadagno a quattro volte. Un vero e proprio zombie torna nel mondo dei viventi, ed è un ritorno che speriamo duri.


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