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La natura protegge 13 volte meglio dei vaccini. Lo studio israeliano definitivo

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Sono stati diversi gli studi che hanno mostrato la maggiore protezione derivante dall’immunità naturale rispetto a quella indotta dalla malattia, soprattutto contro le nuove varianti come la delta, ma quest’ultimo studio israeliano è, in materia, piuttosto definitivo.

Ecco la presentazione e gli autori:

Quali sono le conclusioni dello studio, che potete leggere nella sua interezza a questo link ?

I vaccinati contro la  SARS-CoV-2 avevano un rischio aumentato di 13,06 volte per infezione da rottura con la variante Delta rispetto a quelli infettati,  quando il primo evento (infezione o vaccinazione) si è verificato nel mese di Gennaio e Febbraio del 2021. L’aumento del rischio era significativo (P<0,001) per i sintomatici anche la malattia. Quando si consente l’insorgenza dell’infezione in qualsiasi momento prima della vaccinazione (da marzo 2020 a febbraio 2021), è dimostrato il fatto della diminuzione dell’immunità naturale, sebbene i vaccinati alla SARS-CoV-2 avessero un tasso di 5,96 volte  aumento del rischio d’infezione da rottura e 7,13 volte  aumento del rischio di malattia sintomatica. Anche i vaccinati alla SARS CoV-2 erano a rischio maggiore di ricoveri correlati a COVID-19 rispetto a quelli che erano precedentemente infettato.

Conclusioni:
Questo studio ha dimostrato che l’immunità naturale conferisce maggiore durata e forza protezione contro l’infezione, la malattia sintomatica e l’ospedalizzazione causata dal Variante delta di SARS-CoV-2, rispetto al vaccino a due dosi BNT162b2 indotto immunità. Individui che erano stati  precedentemente infettati da SARS-CoV-2 e somministrata una singola dose del vaccino hanno ottenuto una protezione aggiuntiva contro la variante Delta.

Riassumiamo le conclusioni:

  • gli immuni per guarigione da malattia hanno una copertura vaccinale 13 volte più forte rispetto ai vaccinati a febbraio;
  • gli immuni per guarigione hanno 5,6 volte più copertura rispetto ai vaccinati recenti;
  • la vaccinazione cala rapidamente la propria efficacia contro le varianti del covid-19.

Qual è quindi la miglior politica contro la diffusione del covid-19? La vaccinazione assoluta per tutti o un mix di terapie in grado di ridurre gli effetti dell’infezione lasciando persone vive, in buona salute e naturalmente immuni?


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