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La Mongolia e il suo strano rapporto con il covid-19

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In Mongolia il comportamento infettivo e patologico del covid-19 è stato particolarmente strano.

La Mongolia, al 2019, conta 3.225.000 di abitanti, veramente pochi rispetto ad un territorio che dimensionalmente è ben 5 volte quello dell’Italia. Si tratta quindi di un paese dove vi è un lockdown naturale dato dalla dispersione sul territorio degli abitanti. Stando ai dati del 2017 la maggior parte degli abitanti si concentra nella sua capitale Ulan Bator la quale conta 1.390.000 di persone, tutti gli altri sono fortemente distribuiti sul territorio.

Dall’inizio di questa pandemia mondiale, attestando la partenza intorno a gennaio 2020, i positivi e i morti in Mongolia, per covid-19, non ci sono stati. Dal 16 maggio 2020 al 25 febbraio 2021 si può osservare una curva grafica praticamente a zero e contare 2 soli morti.

Qua sotto il grafico che evidenzia la curva degli infetti e subito sotto il grafico che evidenzia il numero dei morti.

La domanda sorge spontanea. Per quale motivo per ben 9 mesi la Mongolia non ha avuto traccia di covid-19 e poi a febbraio/marzo il picco dei contagiati e dei morti si è inalberato come vediamo su nei grafici? Che cosa è cambiato in Mongolia? Quale è stato l’evento che ha cambiato in maniera cosi repentina il suo status di paese assolutamente non a rischio a paese con aumentate infezioni e rischi di mortalità?

Queste domande dovrebbero trovare una risposta perchè un evento cosi epocale ha cambiato le sorti di un paese dove il problema covid-19 non sussisteva ad un paese che, adesso, è in pieno marasma covid-19.

L’unica vera differenza che siamo riusciti a trovare, e che sicuramente NON è la responsabile del cosi evidente cambiamento, è l’inizio della vaccinazione cominciata, circa, intorno al 25 febbraio 2021. Possiamo vedere nel grafico qua sotto che la vaccinazione è partita in quella data e le curve in verdolino e verde evidenziano la somministrazione della prima e seconda dose. Dal 25 febbraio 2021 al 9 settembre 2021 è stata vaccinata il 69,6% della popolazione con almeno una dose e il 65,5% con due dosi.

Proviamo a sovrapporre i grafici?

Molto interessante anche osservare che il premier Mongolo Khurelsukh Ukhnaa si è dimesso il 21 gennaio 2021. Ufficialmente per il fatto che una donna è stata trascinata in ospedale in pigiama suscitando l’indignazione generale, ma sarebbe interessante sapere la vera ragione delle sue dimissioni dato che credere ad un premier che si è dimesso per l’operato sbagliato di alcuni infermieri appare quanto meno ridicolo, a meno che uno degli infermieri non fosse lui. Chi è subentrato al suo posto dando il via libera alle vaccinazioni cominciate il 25 febbraio 2021? Si tratta di Luvsannamsrain Oyun Erdene.

Jacopo Cioni


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