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La “Minaccia russa incombente”? Satelliti dotati di armi nucleari

Una minaccia tecnicamente possibile da tempo, ma vientata da un trattato vigente dal 1967

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Satellite armed Russia
Satellite armed Russia

Ieri la giornata è stata segnata dalle notizie di una “Grave minaccia per la sicurezza nazionale” che ha portato il presidente della Commissione Intelligence e sicurezza Mike Turner a convocare la propria commissione per avvisare i propri colleghi su questi pericoli.

Anche la Casa Bianca, attraverso il Consigliere per la Sicurezza nazionale, voleva incontrare i deputati per renderli consapevoli di questo grande pericolo che, in realtà, non è esattamente incombente. I deputati hanno perfino chiesto che fosse tolto il top secret affinché tutti potessero conoscere questa minaccia.

Alla fine, come sempre capita, comunque il segreto è caduto e si è saputo cosa ha tolto il sonno alla Casa Bianca. Due fonti hanno confermato alla ABC che la minaccia ha a che fare con i russi che vogliono mettere un’arma nucleare nello spazio. Non si tratta di sganciare un’arma nucleare sulla terra, ma piuttosto di usarla contro i satelliti.

“È molto preoccupante e molto delicato”, ha detto una fonte, che lo ha definito “un grosso problema”.

Pur non affrontando direttamente l’argomento, diversi membri del Congresso hanno descritto la questione come seria, ma niente che debba allarmare l’opinione pubblica e, soprattutto, niente che possa venire realizzato domani.

Jake Sullivan, il consigliere per la sicurezza nazionale, è stato più volte incalzato dai giornalisti durante un briefing alla Casa Bianca sulla richiesta dell’intelligence repubblicana, ma ha rifiutato di dire specificamente se l’incontro di giovedì servirà a discutere della minaccia segnalata.

Ha anche rifiutato di fornire ulteriori dettagli in merito, oltre a dire che, in generale, “gli americani sono consapevoli che ci sono una serie di minacce e sfide nel mondo con cui abbiamo a che fare ogni singolo giorno”, come il terrorismo.

“Sono fiducioso che il Presidente Biden, nelle decisioni che sta prendendo, garantirà la sicurezza del popolo americano”, ha dichiarato Sullivan.

Mercoledì scorso, il presidente della Commissione Intelligence della Camera, Mike Turner, ha dichiarato che la sua commissione ha “messo a disposizione di tutti i membri del Congresso informazioni riguardanti una grave minaccia alla sicurezza nazionale”.

“Chiedo che il Presidente Biden declassifichi tutte le informazioni relative a questa minaccia in modo che il Congresso, l’Amministrazione e i nostri alleati possano discutere apertamente le azioni necessarie per rispondere a questa minaccia”, ha dichiarato Turner, repubblicano dell’Ohio.

Una lettera inviata ai membri del Congresso dai due principali legislatori della Commissione Intelligence della Camera, ottenuta da ABC News, indica che la minaccia è legata a “una capacità militare straniera destabilizzante che dovrebbe essere nota a tutti i responsabili politici del Congresso”.

Turner, il presidente della commissione intelligence, ha dichiarato che sta mettendo a disposizione di tutti i membri della Camera informazioni sulla questione in un luogo sicuro, in conformità con le regole della Camera.

Sullivan ha dichiarato, durante il briefing della Casa Bianca di mercoledì, che intende incontrare i legislatori per aggiornarli sulla minaccia.

Una minaccia tecnicamente possibile da tempo, ma vientata da un trattato vigente dal 1967

La minaccia di nuclearizzazione dello spazio e di uso di armi nucleari contro i satelliti, magari per ripulire ampie parti dello spazio dalle varie costellazioni di satelliti per comunicazioni e GPS,  in modo da rendere cieco e sordo il sistema strategico USA.

Ovviamente è tecnologicamente una minaccia reale: mandare nello spazio una testata nucleare tattica è perfettamente possibile, ma se non è stato fatto è perché nessun paese, sino a ora, ha voluto violare il trattato del 1967 che prevedeva il disarmo dello stato extra atmosferico. Anche perché sarebbe facile per gli statunitensi mettere a loro volta un’arma nucleare in orbita, quindi per i cinesi, i francesi, gli indiani, gli inglesi…

Tra l’altro estistono già soluzioni alternative, come i servizi internet distribuiti tramite droni atmosferici in volo ad alta quota e, allo stesso modo, è possibile fornire servizi GPS tramite droni in volo autonomo ad alta quota.

Quindi la minaccia c’è, è esistita probabilmente da anni, bisogna essere pronti a reagire, ma farne un’emergenza proprio ora, in mezzo di una campagna elettorale difficile per Biiden e del voto per l’assegnazione dei fondi all’Ucraina è, per lo meno, sospetta.


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