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La magistratura spagnola si muove contro l’amnistia dell’accordo fra PSOE e Junts per il nuovo governo

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L’associazione della magistratura spagnola decide di andare contro corrente e si oppone all’amnistia prevista dall’accordo fra Partito Socialista spagnolo e indipendentisti di Junts, fatto che può mettere un bastone fra le ruote alla formazione del nuovo governo in formazione, come riportato dal quotidiano spagnolo El Pais.

Il Consiglio Generale della Magistratura spagnola (CGPJ), il cui mandato è scaduto da quasi cinque anni, ha inviato alle istituzione europee la sua dichiarazione contraria all’amnistia per gli imputati del processo per l’indipendenza catalana e il patto firmato tra PSOE e ERC.

Il CGPJ ha inviato entrambi i testi alla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen; alla vicepresidente del governo comunitario, Vera Jourova; al Commissario alla Giustizia, Didier Reynders; il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel; e il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, nonché il presidente della Rete europea dei consigli di giustizia.

I testi inviati sono accompagnati da una lettera in cui il CGPJ allerta “gravi episodi di attacco allo Stato di diritto, la separazione dei poteri e l’indipendenza della magistratura che si sperimentano in Spagna” intorno all’investitura di Pedro Sánchez.

La lettera afferma che il governo Sánchez ha concordato con un fuggitivo criminale di concedergli l’impunità per vari crimini, tra cui quelli di corruzione. Inoltre, il patto prevede la possibilità che i partiti politici del Parlamento conducano indagini contro i giudici, violando il quadro di tutela dell’indipendenza della magistratura stabilito dalle leggi.

Il responsabile dell’invio dei testi e autore della lettera è il deputato José María Macías, proposto dal PP per far parte dell’organismo e uno dei più attivi contro il governo Sánchez.

La lettera aggiunge che, secondo il CGPJ, questi patti, sia per il loro scopo che per il loro contenuto, rappresentano l’abolizione dello Stato di diritto in Spagna e un attacco all’indipendenza della magistratura e alla divisione dei poteri.

La decisione di sporgere denuncia all’Europa arriva dopo che i giudici, i pubblici ministeri e lo stesso CGPJ si sono espressi ieri in polemica contro il riferimento alla legalità introdotto nell’accordo firmato dal PSOE e Junts.

Le quattro associazioni di giudici più rappresentative, tra cui i Giudici progressisti e i Giudici per la Democrazia, hanno inviato una dichiarazione congiunta in cui esprimono il loro rifiuto di questo riferimento e delle “conseguenze” che può avere l’inclusione del concetto di lawfare nell’accordo, un termine utilizzato per definire la persecuzione giudiziaria per motivi politici.

Le tre associazioni dei procuratori hanno anche distribuito separatamente note in cui si oppongono all’inclusione di questo termine nell’accordo, mentre il presidente sostituto della CGPJ ha incontrato d’urgenza la sua commissione permanente per pronunciarsi sul testo.

Fonti socialiste chiariscono che l’accordo non prevede la creazione di commissioni d’inchiesta al Congresso per accertare i casi di lealtà, ma solo l’istituzione delle commissioni già concordate con gli indipendentisti nella trattativa del Tavolo del Congresso.

Le reazioni degli operatori giudiziari hanno continuato a diffondersi questo venerdì. Circa 80 alti giudici provenienti da tutta la Spagna, compresi quelli di Barcellona, ​​Lleida, Girona, Madrid o del Tribunale Nazionale, si sono uniti al rifiuto espresso da tutte le associazioni giudiziarie alla parte dell’accordo tra PSOE e Junts che prevede la possibilità di indagare se ci sia stata persecuzione giudiziaria contro i leader indipendentisti.

I giudici hanno scritto che “mostrano anche il loro rifiuto dei riferimenti alla legalizzazione o alla giudizializzazione della politica e delle sue conseguenze”.

Anche altre organizzazioni, come l’Ordine degli avvocati di Madrid, hanno emesso note simili.

In sintesi, il CGPJ ha inviato all’Europa la sua denuncia contro l’amnistia per gli imputati del processo per l’indipendenza catalana e il patto firmato tra PSOE e ERC.

La denuncia afferma che questi accordi rappresentano un attacco allo Stato di diritto, alla separazione dei poteri e all’indipendenza della magistratura.

La denuncia è stata preparata con il sostegno di tutte le associazioni giudiziarie spagnole, che hanno espresso il loro rifiuto dei riferimenti all’amnistia e alla persecuzione giudiziaria. Del resto la Giustizia spagnola ha applicato leggi nate per tutelare lo stato, Chi poteva mai prevedere che un governo spagnolo si accordasse con chi vuole cancellare la Spagna?


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