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La Germania passa al secondo livello dell’emergenza gas. Però comunque chiude il nucleare

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La Germania ha attivato la seconda fase del suo piano di emergenza gas in tre fasi, preparandosi all’eventualità di un blocco totale delle forniture di gas dalla Russia attraverso il gasdotto Nord Stream 1.

In una dichiarazione ufficiale, il ministro dell’Economia Robert Habeck ha affermato, come riportato dalla Reuters, che i tedeschi dovranno iniziare a ridurre i loro consumi energetici e ha attribuito la colpa dell’attuale situazione al presidente russo.

Il timore di un’interruzione delle forniture in Germania è elevato, in quanto Gazprom si sta preparando per la regolare manutenzione di Nord Stream 1. Secondo un articolo del FT, la Germania teme che lo Stato russo “approfitti” dei lavori di manutenzione per sospendere le forniture di gas al suo maggiore cliente europeo.

Le forniture attraverso il tubo Nord Stream 1 sono già molto più basse del normale a causa di un ritardo nell’installazione di una turbina che è stata portata da Siemens Energy per le riparazioni in Canada, che ha recentemente esteso le sanzioni contro la Russia anche ai servizi, bloccando di fatto la turbina. Un enorme autogoal europeo.

Il governo tedesco ha respinto questa spiegazione – fornita sia da Gazprom che da Siemens Energy – affermando che il motivo della riduzione del flusso è politico, ma intanto è la Russia a decidere a chi e quanto mandare di gas.

“La situazione delle forniture è già abbastanza tesa senza che NS1 venga chiusa”, ha dichiarato al FT un funzionario governativo tedesco senza nome.

Normalmente, quando Gazprom effettua la manutenzione del Nord Stream 1, devia la fornitura di gas verso i gasdotti ucraini e Yamal-Europe, ha dichiarato il responsabile della confederazione imprenditoriale tedesca BDI.

“Ma c’è il timore che non lo facciano quest’anno”, ha dichiarato Carsten Rolle al FT. “Hanno già tagliato i flussi attraverso l’NS1 del 60% e non hanno compensato con un aumento dei flussi attraverso altri gasdotti”.

A causa della riduzione dell’offerta di gas, i prezzi europei sono di nuovo in costante aumento, con il timore che, nonostante il forte inizio del riempimento degli stoccaggi, la fine possa essere molto più lenta in vista della prossima stagione di riscaldamento.

Per la Germania la situazione è particolarmente delicata. Secondo la BDI, l’economia tedesca scivolerà senza dubbio in una recessione se la Russia chiuderà completamente i rubinetti del gas.

Per il momento, il governo chiede di risparmiare energia e di riconsiderare l’uso delle centrali elettriche a carbone, come altri paesi europei, quali Austria e Paesi Bassi. Tuttavia, il governo rimane fermo sul fatto che l’ultimo anno in cui produrrà energia a carbone sarà il 2030. Inoltre il governo ha confermato la chiusura delle centrali nucleari ancora attive, tre, al 31/12/2022. Una scelta azzardata che metterà in crisi ulteriormente il sistema energetico tedesco,  ma la componente verde della coalizione vuole il suo prezzo. 


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