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La Germania ferma l’import di carbone russo da agosto, e di petrolio dal 31 dicembre. Tanto rimane senza gas….

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Miniera di carbone

 

La Germania smetterà di importare carbone russo dal 1° agosto e petrolio greggio dal 31 dicembre, ha dichiarato oggi il vice ministro delle Finanze del Paese, Joerg Kukies, come riportato da Reuters.

“Ci libereremo del carbone russo in poche settimane”, ha detto Kukies al Sydney Energy Forum, che si sta svolgendo questa settimana.

“Chiunque conosca la storia dell’oleodotto Druzhba, che era già uno strumento dell’impero sovietico sull’Europa orientale, si libererà di questa dipendenza non è una questione banale, ma la raggiungeremo in pochi mesi”, ha aggiunto.

Kukies ha tuttavia ammesso che sostituire gli idrocarburi russi, non solo in Germania, non sarà un compito facile, citando il fatto che insieme, Stati Uniti e Qatar potrebbero fornire solo circa 30 miliardi di metri cubi di gas naturale equivalente all’Europa, che importa più di 150 miliardi di metri cubi di gas russo all’anno.

Nonostante la sfida, la Germania si sta affrettando a costruire terminali di importazione di GNL per poter sostituire almeno in parte le importazioni di gas russo con gas liquefatto proveniente dall’estero. Il problema, tuttavia, è la riduzione delle forniture, con Freeport LNG negli Stati Uniti fuori servizio almeno fino a settembre e Prelude di Shell in Australia chiuso a causa di azioni sindacali.

La domanda di gas in Germania e in Europa nel suo complesso rimane forte, in quanto i governi cercano di riempire i loro depositi di gas in vista della prossima stagione di riscaldamento. La Germania, in particolare, è in allarme dopo che questa settimana Gazprom ha interrotto il flusso di gas attraverso il gasdotto Nord Stream 1 per una manutenzione regolarmente programmata. Si teme che non riaprirà i rubinetti una volta terminata la manutenzione.

La sospensione degli acquisti di carbone e petrolio dalla Russia è il risultato delle sanzioni che l’UE ha imposto a Mosca all’inizio di quest’anno, fornendo agli acquirenti dei prodotti di base un cuscinetto temporale di sei mesi per ciascuno di essi, in modo da poter fare scorte di carbone e petrolio prima dell’entrata in vigore dei rispettivi embarghi.

 


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