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La FDA boccia l terza dose generalizzata. Deluse, per ora, le case produttrici

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Un gruppo di consulenti senior della FDA ha votato contro l’approvazione di una terza dose del vaccino Pfizer-BioNTech per ogni paziente di età superiore ai 16 anni, lasciando aperta una porta all’approvazione dei vaccini di richiamo per una parte più ristretta della popolazione, compresi gli anziani e gli immunodepressi, come infatti è poi accaduto.

Il conteggio finale dei voti è stato Sì: 2, No: 16, Astensione: 0.

Il comitato è stato incaricato di votare se i dati sulla sicurezza e l’efficacia della sperimentazione clinica di Pfizer supportassero l’approvazione della dose di richiamo dell’azienda tra le persone di età pari o superiore a 16 anni. L’incontro ha incluso membri del comitato consultivo sui vaccini e sui prodotti biologici correlati della FDA, nonché funzionari del CDC, del Ministero della salute israeliano, esperti di vaccini e rappresentante Pfizer.

Durante una giornata di dibattito televisivo pubblico, alcuni dei consulenti hanno indicato che mentre vedono una potenziale necessità per i pazienti più anziani o altri più vulnerabili di ricevere una terza dose, la necessità per i più giovani potrebbe essere meno pressante e potrebbe non essere compensata dal rischi di effetti collaterali pericolosi. Anche qui vediamo una notevole differenza con quello che avviene in Italia e in Europa: vi immaginate una riunione del CTS o dell’EMA pubblica e trasmessa in televisione? In certi aspetti della democrazia abbiamo ancora molto da imparare.

Quindi il panel dei consiglieri si è riunito nuovamente del ha approvato all’unanimità la terza dose, ma solo per determinate categorie:

  • Ultra sessantacinquenni;
  • immunodepressi,
  • soggetti con entrambe le caratteristiche

Le case farmaceutiche speravano in un’approvazione per tutta la popolazione, come avvenuto in Israele che,  questo punto, resta l’unica nazione al mondo a utilizzare la dose “Booster” in modo generalizzato.


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