Attualità
La crisi italiana? Un problema di reddito e domanda che viene da lontano
Canale Sovranista, cioè l’amico Paride, ama molto la storia economica recente e, per deformazione professionale, i numeri. In mezzo a ragazzotti che ripetono a pappagallo gli slogan del potere, sperando di afferrarne un briciola, lui è uno dei pochi che si getta pancia a terra sullo studio e sui numeri.
Commentiamo l’ultima sua produzione, consistente in un paio di grafici descrizione dell’andamento della domanda interna italiana, con dati tratti dai dati OCSE.
L’andamento della domanda interna italiana a partire dal 1996 ci mostra alcuni dati incontrovertibili:
- fino all’euro abbiamo una vera e propria euforia con una crescita molto forte dei consumi;
- quindi abbiamo una crescita più contenuta con l’entrata nell’euro;
- il crollo cavallo della crisi finanziaria , seguito da un rimbalzo nel 2010;
- quindi il crollo con il governo Monti, cercato e fortemente voluto;
- una tenue ripresa che inizia ad esaurirsi nel 2017-18;
Il 2019 segnava già consumi in calo, indicatori dell’approssimarsi di un ciclo economico negativo che si approssimava. Le cose andavano già male prima del Covid-19, che ha solo peggiorato ed accelerato le cose.
Facciamo un comparazione con l’andamento dei consumi italiani con l’equivalente tedesco e francese, per capire le differenze fra i vari sistemi economici.
Se analizziamo l’andamento della domanda comparato questo ci viene mostrare la crisi tedesca fra la fine degli anni 90 ed i primi anni dell’attuale millennio. Vediamo però come, dopo la crisi finanziaria del 2008-2009 la domanda interna italiana precipiti in modo molto più forte rispetto agli altri due paesi. Da quel momento la domanda interna rimane sempre inferiore a quella degli altri due paesi, anche nella leggera ripresa del 2014-17.
Se analizziamo i dati appare come la nostra minore crescita non dipenda tanto dal famoso problema della produttività, ma quanto dalla minore domanda interna rispetto ai nostri amici/concorrenti. Secondo poi la legge di Kaldor Verdoom un aumento della produzione conduce anche ad un aumento della produttività, per cui è ovvio che un aumento della domanda interna comporti anche un incremento della produttività del sistema.
Quindi l’Italia viene ad avere un problema di domanda interna, che a sua volta viene dipendere dal reddito disponibile. Come aumentare il reddito disponibile? Ci vorrebbe una politica fiscale espansiva, cioè l’esatto opposto che sta preparando il governo Conte-Gualtieri, con l’obiettivo di ridurre il deficit al 3,3% nel 2023. Una politica opposta alle necessità dell’Italia.
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