Seguici su

Difesa

La Corea del Nord presenta i propri droni kamikaze, alla presenza di Kim Jong-un

La Corea del Nord ha mostrato in pubblico l’uso di droni kamikaze, munizioni circuitanti, alla presenza di Kim Jong-un. Si tratta di mezzi simili a equivalenti russi, israeliani o iraniani

Pubblicato

il

La Corea del Nord ha presentato un nuovo “drone suicida”, secondo i media statali, e il leader Kim Jong Un ha supervisionato un test di funzionamento delle armi, che secondo gli esperti potrebbero provenire dalla Russia.

Indossando un cappello color crema, Kim è stato mostrato raggiante mentre osservava, aiutato da un binocolo ad alta potenza, i droni che facevano saltare in aria gli obiettivi, come mostrano le immagini dei media statali.

Kim ha detto che “è necessario sviluppare e produrre più droni suicidi”, ha riferito l’agenzia ufficiale Korean Central News Agency (KCNA), oltre a “droni da ricognizione strategica e droni d’attacco multiuso”.

Ecco un video in cui sono presentati estratti della presentazione :

I droni suicidi sono droni senza pilota dotati di esplosivo e progettati per essere fatti schiantare deliberatamente contro obiettivi nemici, agendo di fatto come missili guidati. Il termine italiano esatto sarebbe “Munizioni circuitanti”, perché sono, appunto, proiettili che possono però restare in voto sino a quando non devono colpire.

La crescente flotta di droni del Nord, dotata di armamento nucleare, “sarà utilizzata in diversi campi d’azione per attaccare qualsiasi obiettivo nemico a terra e in mare”, ha dichiarato la KCNA.

Tutti i droni testati dalla Corea del Nord il 24 agosto “hanno identificato e distrutto correttamente gli obiettivi designati dopo aver volato lungo diverse rotte prestabilite”, ha aggiunto.

Kim ha anche detto che il suo Paese lavorerà per “introdurre in modo proattivo la tecnologia dell’intelligenza artificiale nello sviluppo dei droni”.

Gli esperti hanno detto che i droni nelle immagini diffuse dai media statali sembrano simili al drone suicida “HAROP” di fabbricazione israeliana, al “Lancet-3″ di fabbricazione russa e all'”HERO 30” israeliano, ma anche a diversi modelli di droni iraniani Shadad. 

Kim Jong-un esamina i droni kamikaze, con un curioso cappello (estratto da video nord Coreano)

La Corea del Nord potrebbe aver acquisito queste tecnologie dalla Russia, che a sua volta le ha probabilmente ottenute dall’Iran – e Teheran stessa è sospettata di avervi avuto accesso tramite hacking o furto da Israele.

“Il drone suicida simile all’HAROP può volare per oltre 1000 km (600 miglia)”, ha dichiarato Cho Sang-keun, professore presso il Korea Advanced Institute of Science and Technology della Corea del Sud.

Si tratta di una minaccia significativa per la sicurezza nazionale della Corea del Sud e per le sue strutture critiche, ha aggiunto Cho.

“Stanno dimostrando di avere la capacità di colpire tutto, dal livello tattico a quello strategico”.

“Se dovesse esserci una provocazione o un conflitto internazionale, l’esercito sudcoreano subirebbe inevitabilmente danni significativi da questi droni suicidi”, ha detto Cho.

Nel 2022, Pyongyang ha inviato dei droni oltre il confine che l’esercito di Seul non è riuscito ad abbattere, dicendo che erano troppo piccoli.

Nel 2023, la Corea del Sud ha lanciato un comando per le operazioni con i droni per affrontare meglio la crescente minaccia.

Pyongyang e Mosca sono alleate sin dalla fondazione della Corea del Nord dopo la Seconda guerra mondiale e si sono avvicinate ulteriormente dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel 2022.

Gli Stati Uniti e la Corea del Sud hanno accusato la Corea del Nord di fornire munizioni e missili alla Russia per la sua guerra in Ucraina.


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito


E tu cosa ne pensi?

You must be logged in to post a comment Login

Lascia un commento