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LA CINA SOTTILMENTE RICATTA IL MONDO COI FARMACI. Complimenti ai “Gegni” industriali della “Value Chain”

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L’agenzia stampa cinese Xinhua, “Nuova Cina”, ha pubblicato un interessante articolo che, mentre si avvicina lo scoppio dell’epidemia anche negli USA, viene a ricattare sottilmente Washington, ponendo in luce quanto, in realtà, sia ora fragile ed in mano a Pechino. Il pezzo è nell’edizione cinese, quindi più riservato all’interno, ma ci fornisce una bella idea dei pensieri di Pechino.

Leggiamo direttamente:

Se la Cina si vendicherà contro gli Stati Uniti in questo momento (sulla cancellazione dei viaggi dalla Cina), oltre a annunciare un divieto di viaggio negli Stati Uniti, annuncerà anche il controllo strategico sui prodotti medici e vieterà le esportazioni verso gli Stati Uniti, quindi gli Stati Uniti verranno colpiti da un mare di contagi di Coronavirus.

Secondo i funzionari del CDC degli Stati Uniti, la maggior parte delle maschere negli Stati Uniti sono fabbricate in Cina e importate dalla Cina. Se la Cina vieta l’esportazione di maschere negli Stati Uniti, gli Stati Uniti cadranno nella carenza di maschere e le misure più basilari per prevenire il nuovo virus saranno irraggiungibili

Inoltre, secondo i funzionari degli Stati Uniti CDC, la maggior parte dei medicinali  negli Stati Uniti sono importate e alcuni sono importate dall’Europa, tuttavia l’Europa fa produrrei principi attivi per questi farmaci  in Cina, quindi oltre il 90% delle droghe importate dagli Stati Uniti sono di provenienza diretta o indiretta cinese. Il risultato  è che ora, quando la Cina annuncerà che i suoi farmaci sono necessari in patria  e vieterà le esportazioni, gli Stati Uniti cadranno nell’inferno della nuova epidemia di polmonite da Coronavirus.

Un bel discorsetto, non è vero? Un vero e proprio ricatto, sottile, ma neanche troppo, che mette in luce la profonda stupidità del mondo occidentale che pensava di fare soldi concentrando le produzioni industriali in un solo paese, o poco più. Il taglio dell’export potrebbe anche nascondere una realtà diverse, e perfino più preoccupante: che la produzione industriale cinese NON sia ripresa, per lo meno ai volumi desiderati, per cui non ci sia proprio nulla da esportare.

Naturalmente, dopo l’amaro,c’è il miele:

Tuttavia, c’è un grande amore della Cina per il mondo: il popolo cinese e il governo cinese non l’hanno mai fatto (di negare l’accesso ai farmici). Non hanno insultato gli Stati Uniti, né hanno vietato l’esportazione di maschere e medicine negli Stati Uniti. Mentre la nuova epidemia di polmonite da corona cinese viene gradualmente controllata, la capacità della Cina di esportare maschere e medicine Sarà notevolmente aumentata e gli Stati Uniti sono uno dei lati della domanda.

Per fortuna che i cinesi sono buoni, peccato che gli occidentali siano fessi, perchè, se non lo fossero, non avrebbero permesso l’esternalizzazione delle produzioni di principi attivi e la concentrazione in uno, o pochi, paesi, tra l’altro in mano a governi non democratici. Una bella mossa,non c’è che dire, e bisogna affidarsi all'”Amore” del Partito Comunista Cinese per il mondo…


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