La Cina ha realizzato il più grande simulatore di ambiente spaziale al mondo

Il più grande simulatore di ambiente spaziale al mondo, noto anche come stazione spaziale terrestre, ha completato i test ed è entrato in funzione in Cina. Chiamata Space Environment Simulation and Research Infrastructure (SESRI), la struttura si trova nella città di Harbin, nel nord-est della Cina, come riporta il South China Morning Post (SCMP).

Le crescenti ambizioni della Cina nel settore spaziale non si limitano solo ai veicoli di lancio o alla stazione spaziale. Il Paese vuole affermarsi come una delle principali potenze aerospaziali del mondo entro la fine di questo decennio e diventare una formidabile potenza spaziale entro il 2045. Per raggiungere questo obiettivo, la Cina ha lanciato progetti ambiziosi in vari settori legati allo spazio, tra cui la creazione di una stazione base sulla Luna.

Per garantire la sicurezza dei suoi astronauti, la Cina ha bisogno di una migliore comprensione degli ambienti complessi e difficili in cui opereranno le sue navicelle. Invece di lanciare in orbita veicoli spaziali di prova per raccogliere questi dati critici, la Cina ha costruito una stazione a terra che riproduce l’ambiente in modo economicamente vantaggioso.

Cosa sappiamo di SESRI?

La struttura è stata approvata per la prima volta nel 2015 e costruita dall’Istituto di Tecnologia di Harbin e dalla China Aerospace Science and Technology Corporation. Si trova nel Parco dell’Innovazione Scientifica e Tecnologica di Harbin e dispone di quattro laboratori principali. L’area totale coperta dall’infrastruttura equivale a 50 campi da calcio.

Ognuno di questi laboratori è progettato per studiare un aspetto specifico della tecnologia spaziale, come l’ambiente spaziale, la scienza del plasma, gli ambienti magnetici e l’allevamento di animali. I laboratori dispongono di simulatori che riproducono varie condizioni spaziali come la microgravità, le temperature estremamente basse, la polvere spaziale e la radiazione solare.

Ad esempio, la camera di simulazione della polvere lunare misura due metri cubi e può essere utilizzata per studiare l’impatto della polvere sui veicoli spaziali, sugli astronauti e sulle loro tute spaziali, secondo quanto riportato da SCMP. Il laboratorio dell’ambiente magnetico può creare un campo magnetico prossimo allo zero per testare le apparecchiature prima del lancio.

Collaborazione internazionale

L’impianto SESRI ha iniziato le operazioni di prova lo scorso anno, che si sono concluse con l’esame di accettazione nazionale martedì di questa settimana. Secondo quanto riportato da CCTV, tutti i componenti del sistema hanno funzionato regolarmente dall’inizio dei test lo scorso giugno.

Ora la struttura consentirà ai ricercatori di impostare i propri parametri e di condurre esperimenti in linea con le esigenze scientifiche e ingegneristiche. Gli istituti partner hanno già iniziato a operare presso la struttura, lavorando su tecnologie e innovazioni chiave, ha aggiunto il rapporto SCMP.

Secondo l’agenzia di stampa statale Xinhua, ben 110 università e istituti di oltre 30 paesi hanno già firmato accordi per utilizzare la struttura. Questo attirerà probabilmente talenti da tutto il mondo verso la struttura.

Oltre a favorire i viaggi nello spazio, la struttura consentirà di effettuare esperimenti di agricoltura e scienze della vita, aprendo la strada a un futuro in cui l’umanità ha conquistato i viaggi nello spazio e sta creando colonie su altri pianeti.

L’impianto SESRI contribuirà anche allo sviluppo di dispositivi elettronici per applicazioni aerospaziali e aiuterà a comprendere fenomeni come le onde gravitazionali, ha aggiunto il rapporto SCMP.